Pesaro, caos Tasi e file agli sportelli
Il Comune annulla le sanzioni per i ritardatari

Fila all'Ufficio Tributi
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 11 Giugno 2014, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 15:48
PESARO - Tasi sugli inquilini, due Comuni su tre applicheranno un’aliquota del 10% o inferiore. Pesaro arrivata fino al tetto massimo del 30%. Troppe tasse da pagare entro il 16 giugno, andavano previste scadenze diverse, criticano i consumatori. Le tante facce della Tasi, una diversa per ogni Comune, che creano confusione. Aliquote, scadenze e detrazioni differenti a seconda del comune di residenza. E anche l'applicazione dell'imposta a carico degli inquilini varia da realt a realt.



Secondo lo studio di Confedilizia nazionale, un 40% di Comuni, tra i 2200 che hanno già approvato le delibere, con scadenza dei pagamenti al 16 giugno, ha deciso di far gravare sui proprietari il 90% della Tasi, lasciando invece un residuo 10% sugli inquilini. C'è addirittura qualche amministrazione che è andata contro la legge, scendendo sotto la soglia del 10%, prevista come standard minimo dallo Stato. Ma un altro 40% di Comuni, circa 850 in Italia, farà pagare il 30% della Tasi agli occupanti, indicato come tetto massimo per questa categoria. E' il caso anche di Pesaro. Per il resto continua l'odissea dei pesaresi, con le file agli uffici comunali e ai Caf, per calcolo e compilazione dei moduli da versare entro lunedì prossimo. E la stangata è alle porte, come mette in evidenza la Federconsumatori: «Al nostro sportello di Pesaro stiamo ricevendo tantissime lamentele dai cittadini a causa della contestuale scadenza dei pagamenti di Imu, Tasi e Tari, rilevando tra l’altro che ad alcuni il modulo per la tassa rifiuti (in unica o 4 rate) arriverà proprio a ridosso della scadenza - affermano il presidente provinciale Sergio Schiaroli e la responsabile dello Sportello, Paola Venturi Landini - In tempo di crisi molte famiglie si trovano nell’impossibilità di pagare tali somme. Già in passato, su pressione degli utenti, avevamo sollecitato l’amministrazione a prevedere tempi diversi, ma siamo rimasti inascoltati. Considerando che le delibere risalgono al marzo scorso non si comprende perché non sia stata prevista una gradualità». La Federconsumatori auspica che «il nuovo sindaco Ricci per il futuro impartisca direttive in tal senso» e chiede che «non vengano applicate sanzioni almeno in caso di limitati ritardi dei pagamenti». Su questo punto, il Comune è intenzionato a non applicare sanzioni e interessi per chi pagherà dopo il 16 giungo. Ma ancora non si sa quanto durerà la finestra temporale per saldare la Tasi senza ravvedimento oneroso. L'amministrazione dovrebbe ufficializzare in giornata questo provvedimento.
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