Pesaro, aggredita dal rapinatore
riesce a strappargli la refurtiva

Pesaro, aggredita dal rapinatore riesce a strappargli la refurtiva
di Elisabetta Rossi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Ottobre 2014, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 09:42
PESARO - Come Davide contro Golia. Solo che stavolta Davide porta la gonna e invece Golia era proprio Golia, un gigante di oltre un metro e novanta, piazzato e violento. Ma poco importa. Sprezzante del pericolo e senza paura, lei si difesa come una leonessa e alla fine ha vinto, recuperando la refurtive e mettendo in fuga il rapinatore e la sua complice.

L’eroina per caso è Laura Balocchi, una delle titolari del Cap profumerie, ieri mattina vittima di una rapina ai danni del suo negozio di via Belvedere. Erano le 11.30 quando una coppia è entrata nella profumeria e ha cominciato a girare per i corridoi tra gli scaffali. La donna aveva in mano un borsone capiente. Quando si sono avvicinati all’uscita, Laura ha notato a quel punto qualcosa di strano. Ha fermato la coppia sulla porta. «Vi dispiace lasciare in negozio quello che avete messo nello borsa» ha detto senza perdere calma e controllo. Ma per tutta risposta, l’uomo, un 40enne con accento dell’Est, le ha risposto di no e l’ha spintonata per farsi largo e darsi alla fuga con la compagna. I due hanno cominciato a correre verso Porta Rimini. Ma Laura non si è persa d’animo. Con tutta la rabbia e il coraggio che aveva in corpo, si è lanciata all’inseguimento di Bonnie e Clyde e li ha raggiunti all’altezza della Porta. Qui è nata un’altra colluttazione. L’uomo l’ha colpita ancora. Ma lei ha resistito e con forza e agilità è riuscita a strappare il grosso borsone. A quel punto i due sono scappati. Laura è invece tornata in negozio con il prezioso bottino. Nello scontro si è ferita a un mignolo. Per fortuna non ha riportato altre contusioni. Poi ha verificato la refurtiva. Nella borsa c’erano 936 euro di profumi «tutti selezionati con cura» commenta Giorgio Balocchi, il padre della ragazza. «Questi sono professionisti - continua - la borsa era schermata con l’alluminio, con doppio fondo e un finto antitaccheggio. Mia figlia ha recuperato parte dei profumi rubati, ma sicuramente ci hanno portato via tanta altra merce. L’uomo aveva un giubbotto molto gonfio, pieno di tasche e di refurtiva. Sono stati da noi altre volte e ogni volta avranno rubato qualcosa. Comunque è andata bene così. Ho detto a mia figlia di non fare più così. Ha rischiato seriamente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA