Ancona, l'assessore Marasca: «Estate positiva con eventi di qualità e presenza di turisti: un successo»

L'assessore Paolo Marasca
di Emanuele Garofalo
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Giovedì 28 Agosto 2014, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 14:12
ANCONA - L'estate anconetana ha raggiunto i suoi obiettivi. Siamo molto soddisfatti e vi spiego perch. Le critiche raccolte dal cartellone estivo della cultura non fermano l'assessore Paolo Marasca, che difende le scelte del Comune. Pochi appuntamenti, poco pubblico da fuori città, queste la sensazione più diffusa. Per l'assessore alla cultura invece non è andata così. E continuano a far discutere le iniziative dell'assessorato. L'ultima? Esporre il reportage dal Kosovo nelle vetrine di corso Garibaldi. I commercianti non hanno nascosto la preferenza per toni meno drammatici.



Assessore, questa mostra non è fuori luogo?

«È una mostra importante, che ha il suo peso, bella, ma non cruenta. Le iniziative culturali possono essere a volte più leggere, a volte più impegnative. Sarebbe fuori luogo se le vetrine del centro dovessero ospitare continuamente reportage sociali di terre che hanno problematiche serie, ma così non è. Anzi, ci sarà una varietà di attività».



Ad esempio?

«La Libreria Feltrinelli terrà un concerto in corso Garibaldi, in via della Pescheria ci sarà uno spettacolo comico della compagnia Ponte tra culture. Abbiamo fortemente voluto contaminare il Festival Adriatico Mediterraneo con i luoghi della quotidianità della città e va a onore dei negozianti aver accettato la proposta. Anche perché avevamo spiegato chiaramente di quale mostra si tratta, è bello che prestino le vetrine ad uno spaccato sociale».



Stagione estiva, le critiche si sono sprecate. Deluso?

«Il bilancio per noi è estremamente positivo. Abbiamo investito su iniziative di qualità, che cresceranno nel tempo. Questo non si fa con la filosofia degli eventi spot oppure con i contributi a pioggia. E per la prima volta abbiamo utilizzato l'anfiteatro come polo di spettacolo dal vivo, con 17 date. In prospettiva, l'anfiteatro sarà centrale per danza e teatro, facendo da contraltare alla Mole, specializzata di più sulla musica».



Ma non si è visto il grande pubblico.

«Ci sono stati 220 spettacoli in tutto, coinvolgendo oltre 9 location e 10 mostre. Alcuni eventi hanno attirato persone da tutta la regione e da tutta Italia».



Quali ad esempio?

«Il workshop di neo artigianato weekendoit ha avuto una grande eco nazionale, testimoniata dalla rassegna stampa, come anche la collaborazione con la trasmissione Battiti di Raistereo 3, un appuntamento di grande qualità. La Punta della Lingua è un festival di poesia tra i più importanti, con Rezza ci sono stati 550 paganti».



Non manca un evento clou, che dia l'identità della città?

«È il Festival Adriatico Mediterraneo. Per essere sempre di più occasione di attrazione nazionale e internazionale spingiamo per la contaminazione della città nel Festival e anche per una maggiore presenza del Comune nel Festival».



Quest'anno anche le polemiche per il premio a Vattimo.

«C'è poco da dire, se un'associazione privata decide di premiare un soggetto, il Comune non c'entra».



Marasa, lei è anche assessore al turismo. Soddisfatto anche da questo punto di vista?

«La crescita del turismo è evidente e stiamo lavorando per moltiplicare e ottimizzare i servizi. Portonovo e la città insieme possono dare un valore aggiunto per chi viene in vacanza. Per la baia abbiamo un gruppo di lavoro, così affronteremo per tempo i problemi».



Da lunedì però si fermano le navette dal parcheggio a monte.

«Si sta ragionando di un prolungamento dei servizi estivi, vedremo quali aiuti potrà dare il Comune».



Prossimi obiettivi?

«Rafforzare l'infrastruttura culturale: riaprire la Pinacoteca, la Polveriera, il teatrino all'ex Crass, migliorare la biblioteca. Poi c'è la Mole. Qui l'ambizione è alta. L'obiettivo è rendere la Mole un centro internazionale di attività artistica e culturale permanente e temporanea, viva 12 mesi all'anno, che mantenga gli eventi estivi ma abbia un nocciolo forte nelle attività di imprese creative e artigiane. A breve inizieranno i lavori di restauro, ma l'attività culturale non si fermerà».