Notte Rosa, le categorie riminesi
«Pesaro, turismo indietro di 20 anni»

Notte Rosa, le categorie riminesi «Pesaro, turismo indietro di 20 anni»
di Luca Fabbri
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 20:33
PESARO A Rimini se ne faranno una ragione. Se Pesaro non parteciperà al Capodanno dell'Estate, evento che in 10 anni in Riviera avrebbe generato un indotto economico di un miliardo di euro, i cugini romagnoli non si stracceranno certo le vesti.



Ma non accettano che si identifichi la Notte Rosa come una festa di “trasgressione”. Perché altrimenti si “arrabbiano”. “Forse Varotti dovrebbe ascoltare di più i suoi associati” attacca la Confcommercio riminese. “Pesaro ha un modello turistico indietro di 20 anni rispetto al nostro” gli fanno eco gli Albergatori. Insomma nella vicina Rimini non hanno gradito le polemiche che Confcommercio e Albergatori pesaresi hanno sollevato in risposta all'apertura del sindaco romagnolo Andrea Gnassi per estendere il Capodanno estivo anche nelle Marche. “Sinceramente non mi aspettavo queste polemiche: Varotti si è espresso in una certa maniera ma io credo che avrebbe dovuto consultare i suoi associati prima di farlo perché rifiutare a priori un evento come la Notte Rosa è autolesionistico – commenta il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino – Non mi sembra che ci sia un turismo d'élite nella città di Rossini. Assurdo snobbare la Notte Rosa”. “Il turismo non ha confini dunque bene ha fatto Gnassi ad allargare l'evento anche a Pesaro – commenta il presidente degli Albergatori riminesi Patrizia Rinaldis – Se poi l'idea non piace non c'è problema. Pesaro può restare anche senza Notte Rosa. Certo che banalizzare l'evento come trasgressione significa avere una visione turistica indietro di almeno 20 anni rispetto alla nostra”.
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