MONTE URANO (Fermo) Forse il mercato della scarpa non gli rendeva pi come prima. Un imprenditore calzaturiero di Monte Urano, R.M., da anni titolare di una azienda in Romania, è stato fermato venerdì scorso dalla polizia romena con l’accusa di stampa e falsificazione di moneta. Stando a quanto trapela, la magistratura starebbe valutando la posizione di altri italiani presuntivamente coinvolti nel giro criminale.
R.M. è finito in manette con un altro connazionale, C.R., e ad una ragazza romena di Bucarest. La fabbrica di soldi falsi, secondo il procuratore che si occupa dell’indagine che ha avuto ampio risalto sui giornali romeni, si trova ad Oradea. L’arresto dei tre è stato disposto dal tribunale di Biar su sollecitazione della magistratura che sta indagando da diversi mesi sul traffico di soldi falsificati. Diverse le accuse formulate contro l’imprenditore fermano e gli altri due finiti con lui in manette. Tutto comunque ruota attorno alla stampa e alla falsificazione di moneta. Pare che il gruppo fosse specializzato nelle banconote da 50 euro tanto che sarebbe di diversi milioni, alcuni giornali romeni scrivono addirittura 19 milioni di euro, il giro di affari del presunto gruppo criminoso che da venerdì si trova dietro le sbarre.
L’arresto dovrà tuttavia essere convalidato ed è già stato contestato in toto dall’avvocato dei tre che ha sostenuto che l’accusa è totalmente infondata.
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