Coronavirus, tira la locomotiva della provincia anconetana: più 7% di casi in una sola settimana

Tira la locomotiva della provincia anconetana: più 7% di casi in una sola settimana
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 09:54

ANCONA  - La locomotiva Ancona continua a trainare l’epidemia nelle Marche, ma almeno per ora non fa deragliare la regione verso una zona di colore più scuro del giallo. I focolai di variante inglese, che divampano soprattutto in Valmusone, tengono alto il numero dei contagi: ieri quasi la metà dei casi positivi registrati nelle Marche (in tutto 530, il 20% delle oltre 2.600 persone sottoposte a tampone molecolare) riguardano il territorio anconetano, con 242 nuovi casi, terza performance negativa in quasi un anno di epidemia.

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Le altre province sono ben distanti (118 Pesaro-Urbino, 89 Macerata, 35 Ascoli e 28 Fermo) ma va detto anche in questa fase l’Area Vasta 2 ha una diagnostica molto più spinta, con circa un terzo dei tamponi totali.

In salita anche il numero dei sintomatici (62, l’11,6% dei contagi di giornata) mentre dai test rapidi sono emersi altri 143 casi positivi su 1913 test, da sottoporre però al tampone molecolare. 


Il totale dei ricoverati per Covid nelle Marche ieri è sceso di poco (da 606 a 604) nonostante il gran numero di dimissioni, 32, e i sette decessi correlati al Coronavirus, 6 dei quali avvenuti in ambito ospedaliero. Le vittime sono sei uomini e una donna tra i 65 e i 91 anni, tutti con patologie pregresse, che fanno salire il totale nelle Marche a 2.085. Nel bollettino di ieri si segnala un lieve rialzo dei pazienti Covid in terapia intensiva (75, +3) e in area semintensiva (158, +1), mentre scendono i pazienti di area medica (371, -6). In calo anche i positivi ospiti di strutture territoriali (203, -4) e quelli assistiti nei pronto soccorso (35, -2). I positivi in isolamento domiciliare salgono a 7.104 (+98) nonostante i guariti e dimessi, ben 326 in 24 ore, che portano il totale vicino alla soglia dei 50mila.
Che la situazione dell’epidemia nelle Marche, in particolare nell’Anconetano, sia in una fase delicata lo segnala anche l’ultimo report della Fondazione indipendente Gimbe, relativo alla settimana 3-9 febbraio, diversa da quella (1-7 febbraio) monitorata da ministero della Salute e Iss per il report di oggi.

L’analisi di Gimbe conferma che le Marche sono sopra la soglia di allerta per saturazione di pazienti Covid sia in area medica (46%, 31% la media Italia) che in terapia intensiva (32%, 24% Italia) mentre la provincia di Ancona registra un’impennata di contagi (+6,9%) che la colloca al settimo posto in Italia con Salerno e Benevento. Scende il dato delle persone testate ogni 100mila abitanti (1.304, contro una media italiana di 1.191) mentre sale l’incidenza settimanale, con 503 casi ogni 100mila marchigiani, +4,6% sulla settimana precedente. Nella campagna di vaccinazioni, le Marche sono la 15esima tra regioni e province autonome per percentuale di persone con ciclo vaccinale completo (1,80%, contro un 2,04% in Italia). Secondo Fondazione Gimbe il 72% dei vaccini nelle Marche sono stati somministrati finora a personale sanitario (70% in Italia), l’8% a ospiti di Rsa (11%) e il 20% a personale non sanitario (18%)

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