Non sono mai andato al nord o nel deserto è vero, perchè Maiga mi diceva: 'è pericoloso, lì sono dei matti...'». Della strage in hotel l'industriale ha avuto notizia «quando sono atterrato a Roma. Ho telefonato ai miei soci ma non mi hanno risposto, poi mi hanno rassicurato, stiamo bene. Solo nel pomeriggio hanno spiegato che Leon si era fatto male, e che era in ospedale».
Cimini continuerà a operare in Africa, e nei paesi in via di sviluppo: «Che dobbiamo fare? Andiamo avanti: l'Africa merita un futuro migliore, meno condizionato delle multinazionali. Ci sono giovani preparatissimi, persone che arrivano in Italia come rifugiati e raccolgono pomodori ma hanno due lauree. Nel nostro piccolo, cerchiamo di dare loro una prospettiva». La Western&Co (30 dipendenti, 12 milioni di fatturato) produce sistemi di energia solare e illuminazione. «In Mali partecipiamo a un progetto di sviluppo per l'elettrificazione di 36 mila abitazioni. Ma siamo presenti anche in Togo, Angola, Ghana, Egitto, Marocco». Quasi tutte aree a rischio terrorismo. Ma la carta geografica dell'imprenditore non è questa: «La guerra ormai è diffusa, è una guerra punto punto, con focolai in ogni parte del globo. Bombardare la Siria non ha molto senso».
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