Macerata, sono stazionari i quattro gemellini nati prematuri e sottopeso, uno è stato rianimato

Il reparto di Ostestricia di Macerata
di Alessandra Bruno
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Giovedì 2 Aprile 2015, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 17:24

MACERATA - Restano «stazionarie» le condizioni dei quatto gemellini, due maschi e due femmine, nati prematuri ieri, alla 24ma settimana di gestazione, nell'ospedale di Macerata Ora sono ricoverati nella Terapia intensiva neonatale del Presidio pediatrico Salesi ad Ancona. Lo rende noto un bollettino dell'Azienda sanitaria: «I bimbi sono intubati e ventilati artificialmente».

«E' stato un caso eccezionale, il primo a Macerata. I bimbi ora stannomeglio, ma è presto per una prognosi certa». Con queste parole il primario di Neonatologia e Pediatria dell'ospedale di Macerata, Paolo Perri, descrive l'evento più unico che raro, che ha visto protagoniste ben due strutture della Regione.

Il trasporto.

Ieri mattina, intorno alle 8.30 una pakistana di 22 anni ha dato alla luce quattro gemelli di sole 24 settimane e 5 giorni nel reparto ostetricia di Macerata: un parto cesareo, plurigemellare. I neonati, due maschi e due femminucce, pesano tra i 500 e i 600 grammi. Si sono appena affacciati alla vita, ma lottano come piccoli guerrieri. Intorno alle 7 è stata allertata la struttura ospedaliera di Ancona, attrezzata per la Tin (terapia intensiva neonatale) e pronta all'arrivo dei piccoli: «I neonati sono stati trasportati al Salesi con due ambulanze del reparto di Ancona dotate di incubatrice, in due viaggi - racconta il primario Perri, che ha preso parte ai soccorsi - i primi (un maschietto e una femminuccia) sono partiti intorno alle 11-11.30, mentre i secondi (l'altra coppia) poco prima delle 14. L'ultimo piccolo è arrivato intorno alle 15,30».

Il bimbo rianimato. «A Macerata, dopo il parto, uno dei due maschietti ha avuto bisogno di essere rianimato. I neonati sono partiti tutti dopo essere stati stabilizzati e intubati, per diminuire i rischi del trasporto» dice Perri. Momenti di tensione pura, l'allarme è scattato immediatamente: «Non è stata una giornata come tante - prosegue Perri - c'è stata una grandissima mobilitazione da parte di tutto il personale sanitario, da quello medico a quello infermieristico. Anche chi non era in servizio si è messo all'opera». Due ginecologi del reparto di ostetricia, tre neonatologi di Ancona, quattro di Macerata, quattro ostetriche, tre anestesisti e il personale infermieristico: un super staff per compiere quello che già di per sé è un piccolo grande miracolo. Ora i piccoli si trovano nel reparto di Terapia intensiva neonatale di Ancona, costantemente monitorati.

Le cure al Salesi. Nella prima serata di ieri le condizioni erano più che discrete: «Dalla direzione di Ancona abbiamo saputo che al momento i bambini stanno bene, non hanno problemi neurologici. Sono intubati, attaccati al respiratore, hanno affrontato lo stress del trasporto. Per avere un quadro completo bisognerà aspettare un paio di giorni, il rischio è ancora alto. E' sempre bene che in queste circostanze ci si rivolga ad una struttura preparata a queste emergenze. L'ospedale di Macerata può sostenere situazioni di rischio medio-alto e in generale seguiamo bimbi sopra ai 1500 grammi», spiega Perri.

Il primario. Accanto ai neonati c'è il papà, mentre la mamma è ricoverata a Ostetricia di Macerata. «La signora sta benissimo - riferisce il primario Mario Farotti - uscirà tra 3 o 4 giorni. Non era seguita da un medico in particolare, ma si era rivolta diverse volte al nostro ambulatorio: vista la situazione ad altissimo rischio di un parto prematuro quadrigemino, era stata indirizzata all'unica struttura attrezzata per la Tin nelle Marche, il Salesi». E conclude: «Ha accusato dolori intorno a mezzanotte, è venuta in ospedale solo alle 6 di mattina in condizione di "parto inarrestabile". Il trasporto al Salesi avrebbe creato una situazione ancora più sfavorevole, con il rischio di far nascere i neonati in ambulanza. C'è stato un impegno grandissimo, ci siamo organizzati al massimo».