Per il 34enne macchinista di Trenitalia il tempo si è fermato e si dedica allo sport. La mattina si alza, si butta a terra e fa le flessioni, trazioni e alcuni esercizi per le gambe. Poi c’è la lettura. Sul suo comodino c’è un libro. Ma ogni giorno sfoglia anche riviste di motori e quotidiani sportivi, che però gli vengono concessi a condizione che non vi siano articoli sul suo caso o comunque casi di cronaca simili.
Nel frattempo gli investigatori attendono il risultato degli esami tossicologici. Test doverosi, soprattutto alla luce della scoperta di un flacone di Oxandrolone trovato nella sua auto. Si tratta di un farmaco anabolizzante commercializzato in modo controllato e che, fuori da una corretta somministrazione medica, viene usato come sostanza dopante per un’innaturale crescita della massa muscolare. Quelle pasticche potrebbero anche aver peggiorato le già precarie condizioni mentali del 34ene di Collemarino.
Per il pm Andrea Laurino ha richiesto la perizia psichiatrica, che è in corso, ed ha affidato l'esame Renato Ariatti, luminare nel campo della psichiatrica e già perito del caso di Cogne e di Provenzano.