Ancona, nuovo Inrca: si riparte da zero
L'impresa lascia l'appalto

Ancona, nuovo Inrca: si riparte da zero L'impresa lascia l'appalto
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Giovedì 4 Settembre 2014, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 18:52
ANCONA Per il tanto atteso nuovo Inrca, che ospiter la sede di Italia Longeva, si deve ripartire da zero. Dopo la posa della prima pietra nel giugno scorso, l'impresa lascia. La Cesi di Imola sta trattando la risoluzione bonaria del contratto. La Regione si prepara a passare l'appalto alla Ics Salini, l'impresa che si era classificata terza nella gara per l'ospedale della zona sud di Ancona. I dubbi e le ombre sullo stato di crisi della Cesi diventano realtà, il commissario liquidatore della coop, Antonio Gaiani, ora conferma il passo indietro sull'Inrca, annunciando un incontro con la Regione per «la risoluzione bonaria del contratto, che consenta alla stazione appaltante di proseguire rapidamente con altro operatore».

Dopo la cerimonia della posa della prima pietra nel giugno scorso il cantiere è stato smantellato, di fatto le opere non sono mai iniziate, paventando il rischio incompiuta. La Regione potrà passare l'appalto alla Ics Salini. Si tratta della stessa impresa al lavoro per la terza corsia dell'A14 tra Ancona e Senigallia, che si è già detta disponibile a rilevare il cantiere dell'Aspio subentrando alle stesse condizioni della Cesi. Non ci saranno dunque maggiori costi per la Regione, ma di certo l'inciampo allungherà i tempi di realizzazione, allontanando il traguardo del 2016 previsto per il taglio del nastro dell'opera da oltre 50 milioni. Una vicenda che ha il sapore della beffa, visto che la Cesi si è battuta in tribunale, prima davanti al Tar, poi con un ricorso al Consiglio di Stato, per ottenere i lavori strappandoli alle imprese vincitrici dell'appalto, la cordata formata da Gdm Costruzioni e Psc. A gennaio la vittoria al Consiglio di Stato, costata un anno di stop all'appalto, merito anche del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, Pd, che nelle sue vesti di avvocato ha difeso la coop di Imola. Il ricorso infatti era stato intentato da Mancinelli nel 2012, prima che fosse candidato sindaco.