Ancona, Premio a Vattimo
insorge la Comunità ebraica

Ancona, Premio a Vattimo insorge la Comunità ebraica
di Letizia Latici
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Venerdì 25 Luglio 2014, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 13:00
ANCONA - La comunit ebraica contro AdMed. Il premio a Gianni Vattimo indigna i tanti anconetani di origine ebrea. La comunit, partner della manifestazione insorge: «Se gli organizzatori manterranno il riconoscimento usciremo dal Festival».



È scontro. La comunità ebraica è esterrefatta per il premio, dopo le frasi choc pronunciate dal filosofo ed ex eurodeputato ai microfoni de “La Zanzara”. A proposito dei bombardamenti su Gaza, qualche settimana fa, Vattimo aveva detto: «Israele stato canaglia, nazista e fascista peggio di Hitler. Ci vorrebbero più morti israeliani».



Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, aveva replicato: «Un concentrato delle più nefande illazioni. I veleni di Vattimo non solo ci disgustano ma saranno oggetto di un nostro approfondimento per un'adeguata reazione».



Una reazione che si replica ora ad Ancona, dopo l'annuncio che Vattimo sarà protagonista al Festival Adriatico Mediterraneo: a lui andrà il Premio 2014. «Siamo disorientati e allibiti - commenta il capo della comunità ebraica dorica Manfredo Coen - questo riconoscimento a Vattimo proprio non ce l'aspettavamo. È stato un fulmine a ciel sereno. Oggi contatteremo il direttore artistico del Festival per un confronto. Certo non possiamo obbligare gli organizzatori a fare dietrofront sull'assegnazione del premio, ma se verrà mantenuto è probabile che ritireremo la nostra partecipazione da AdMed».



AdMed è un evoluzione del Festival Klezmer e sin dalla prima edizione ospita una serata dedicata alle tradizioni dell'ebraismo. Causa Vattimo, quest'anno l'appuntamento potrebbe saltare. «Non possiamo accettare – prosegue Coen – che venga premiata una persona che fa proclami antisemiti, affermazioni che istigano all'odio, incitando alla violenza nei confronti dei civili israeliani».



Esprime tutto il suo sdegno anche Frida Di Segni, farmacista in pensione e scrittrice, sorella del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: «Non ci posso credere. Ma come è venuto in mente agli organizzatori del Festival di premiare Vattimo? Al di là delle recenti esternazioni, nega la Shoah e l'esistenza dei campi di concentramento. Va bene andare incontro ai nemici, ma così è troppo».



Sbigottito Daniele Tagliacozzo, esponente della comunità ebraica, ex assessore ed ex consigliere comunale. «Il Festival è una manifestazione che da sempre ha offerto momenti d'incontro e di distensione - osserva - per sensibilizzare la pace tra i popoli. In passato abbiamo dato un segnale molto forte con il concerto di Noa che ha duettato con un gruppo palestinese. Ora invece si arriva a premiare una persona ostile nei confronti dello Stato di Israele, che istiga all'odio».



Che dicono ad AdMed? Il direttore artistico Giovanni Seneca: «Vattimo – afferma Seneca – è un filosofo che si è occupato del Mediterraneo. La sua presenza potrà diventare un momento di confronto sereno e costruttivo sul delicato tema della crisi mediorientale. Bisogna rispettare le posizioni di tutti».



Si schiera con Vattimo anche Moni Ovadia, che salirà sul palco il 4 settembre al Foro Annonario di Senigallia. «Vattimo – commenta l'artista ebreo – è un grande filosofo e se merita un premio per il suo contributo come intellettuale è giusto che lo ottenga. Le sue esternazioni non mi trovano d'accordo perché certe frasi che tirano in ballo Hitler non mi appartengono. Ma attenzione, lui non fa propaganda antisemita. Usa un linguaggio sbagliato per un valido motivo: condannare duramente la politica dello Stato israeliano, la dura oppressione sul popolo palestinese. Se la comunità ebraica di Ancona ritiene che Vattimo inciti all'odio e alla violenza si rivolga alle autorità giudiziarie. Sarà il Tribunale a giudicarlo».