Il 23enne anconetano compie poi tre errori al 2.31 della misura di qualificazione diretta, ma non compromette il risultato, visto il percorso netto realizzato fino a quel punto: 2.17, 2.22, 2.26 per un decimo posto nella classifica del turno eliminatorio. Passano in 14, mentre vanno fuori altri tre atleti capaci di valicare i 2.29, però con errori in precedenza. I big ci sono tutti: il canadese Drouin, il cinese Zhang, il qatariano Barshim, l’ucraino Bondarenko. Il loro 2.31 si somma a quelli del tedesco Onnen, dell’australiano Starc (sorpresa, con il primato personale ottenuto nella circostanza), il cipriota Chondrokoukis, il ceco Baba e il greco Baniotis.
«Ci siamo, il primo obiettivo è raggiunto - commenta Tamberi - anche se questa è una delle poche volte in cui non mi è piaciuto come ho affrontato la gara, perché non trovavo la giusta tecnica. Quando ho fatto 2.29 sapevo che poteva valere la finale, ma non ero sicuro e quindi ho guardato quello che succedeva in pedana. L’assolo di “air guitar”? E’ il mio modo di trovare le energie. Io riesco a saltare perché mi diverto, altrimenti non mi alzerei di un centimetro. Dormire è stata dura. Ieri sera prima di dormire ho scritto un post su Facebook che diceva più o meno “Ragazzi, se sognate con me fatevi sentire”. Questa mattina, al risveglio, ho trovato centinaia e centinaia di commenti e condivisioni. Ho avuto una mega scossa. Mi raderò per metà, “halfshave”, un’ora prima di andare allo stadio. Quello è il mio momento. Solo, davanti allo specchio, con la musica a palla, mi rado metà del viso e mi carico come una molla. E con mezza barba sarò tutto un altro atleta». Diretta tv della finale su RaiSport 1 (canale 57 digitale terrestre).
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