Riposo forzato per i tre filobus di 18 metri e per i
nuovissimi 6 mezzi da 12 metri. Causa dello stop un
avvallamento sul pavè della corsia preferenziale di
piazza Ugo Bassi provocato, con ogni probabilità, dalla mole di traffico e dal peso dei bus che transitano ogni giorno su quei circa 20 metri di strada, ora transennata. Transenne necessarie dopo la rovinosa caduta di un passante. Era già successo a febbraio 2012, dopo l'emergenza neve. All'epoca i mezzi a trazione elettrica erano rimasti chiusi in garage per due mesi, il tempo impiegato dal Comune per sistemare la corsia dissestata. «Speriamo che questa volta - commenta il direttore di Conerobus Alfredo Fratalocchi - si riesca a
concludere i lavori in tempi ben più rapidi». Ma i
filobus in realtà potrebbero viaggiare. Grazie a un
piccolo generatore a diesel riescono a percorrere fino a 200 km senza essere ancorati alla linea elettrica. «Il consumo di gasolio, oltre a essere inquinante - conclude Fratalocchi - ha un costo. In mancanza di una reale necessità di intensificare le corse attualmente attive, aspetteremo la chiusura del cantiere».