Ancona, fidanzatini killer: farmaci, ansia e vuoti di memoria: Antonio non è più lo stesso

Antonio Tagliata
di Gino Bove
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Giovedì 7 Gennaio 2016, 17:10
Un diciottenne confuso, con lo sguardo a tratti perso nel vuoto e sotto cure farmacologiche per tenere sotto controllo le crisi di ansia a cui ha già ceduto almeno due volte. Perfino la ricostruzione che Antonio Tagliata fa del delitto di via Crivelli non è più lucida come quella di due mesi fa. E’ questo il nuovo ritratto del reo confesso killer di Fabio Giacconi e Roberta Pierini dopo cinquantacinque giorni trascorsi in due carceri diversi. Prima Camerino, Poi Marino del Tronto. Qui, durante le festività, Antonio ha avuto modo di incontrare i genitori. Proprio ai parenti, in preda a una mente offuscata, il giovane avrebbe chiesto più volte di ricordargli quello che accadde la mattina del 7 novembre. Il bell’Antonio, che fino a poche settimane fa parlava di una discussione finita male in casa Giacconi e di aver "fatto fuoco di copertura" su intimazione della fidanzata 16enne, sembrerebbe ormai l’ombra di se stesso. Al punto che i genitori avrebbero già chiesto all’equipe sanitaria del carcere la documentazione relativa al suo stato di salute, per poterla sottoporre ad altri pareri. 
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