Fano, ribaltone in vista alla Carnevalesca
Il presidente Cecchini pronto a dimettersi

Fano, ribaltone in vista alla Carnevalesca Il presidente Cecchini pronto a dimettersi
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Maggio 2016, 21:18
FANO (Pesaro e Urbino) - Ribaltone in vista al vertice della Carnevalesca. È stato lo stesso presidente uscente Luciano Cecchini, ieri su Facebook, a ipotizzare il possibile passo indietro: «Penso di lasciare il posto al primo dei non eletti, di sicuro rimarrò socio dell’ente. Adesso si prendono le loro responsabilità e faranno vedere come sarà il loro Carnevale». Quel doppio ‘loro’ è rivolto alla lista Pacassoni avanti con i carri, cui lo stesso Cecchini rimprovera di avergli rivolto «urla e insulti gratuiti» durante la recente assemblea elettiva. Se l’uscita di scena dovesse concretizzarsi, è assai probabile che si inneschi un effetto domino tra gli altri otto consiglieri collegati al presidente uscente. A quel punto la lista Pacassoni assumerebbe la maggioranza dei due terzi: nel direttivo siederebbero tutti e dodici i suoi candidati, mentre gli altri sei posti potrebbero essere occupati da chi non è riconducibile in modo diretto al alcuna delle due cordate. Per il momento fanta-scenari, in attesa che la prima assemblea del nuovo mandato possa portare chiarimenti. Qualsiasi possano essere, sembrano ormai estranei alle considerazioni che Cecchini ha espresso su Facebook. Un vero e proprio sfogo: «Adesso posso togliermi qualche sassolino dalle scarpe. Sono da oltre trent’anni nell’Ente Carnevalesca per amore e grande passione, durante l’assemblea di domenica non è stato bello sentire quelle urla: ‘Buffone!’. Come non sono stati belli i commenti sul Web: ‘Vai a casa! Siete attaccati alla poltrona!’. Per non parlare delle accuse come ‘Disonesto!’ e via di seguito. È un buffone colui che lascia il lavoro per dedicarsi a titolo gratuito alla sua passione e alla sua città? Non credo. È un buffone colui che tralascia i suoi impegni personali per dare anima e corpo alla collettività? Non credo. Un dato significativo è che ho raccolto 512 preferenze, ma è altrettanto significativo che oltre 600 schede non indicavano affatto il mio nome. Sono accetto da meno della metà dei votanti e ne prendo atto. La ‘fazione’ Avanti coi carri non mi votava ed erano circa 300: ma gli altri 300? Hanno deciso in segreto e senza rivelarsi che non sono più gradito. È finito un ciclo, ho organizzato sei Carnevali ripartendo da zero e ho dimostrato coi fatti chi sono, che cosa so fare e quali siano le mie idee». Il presidente uscente è dunque intenzionato a dire basta («C’è un limite di sopportazione a tutto) e a non condividere un altro triennio con chi «mai mi ha sopportato e supportato, tanto da creare una compagine avversa che ha fatto di tutto per screditare la mia persona e l’Ente». Fa male il sospetto di brogli su «un’organizzazione che lavora senza scopo di lucro e per beneficienza: ci rendiamo conto? Quella beneficienza che fa tanto ribrezzo a qualcuno e fa storcere il naso. Io vado orgoglioso di aver devoluto anche quest’anno circa 30.000 euro a chi ne ha davvero bisogno. Buon Carnevale a tutti e buon lavoro». A Cecchini la solidarietà di Stefano Aguzzi, lista La tua Fano: «Sei stato un grande presidente». «La nostra città – ha aggiunto Pietro Valori, esponente del mondo associativo – non può fare altro che ringraziarti. L’ingratitudine è figlia dell’invidia e dell’incapacità». Elmo Santini, dell’associazione Maruzza: «Resta Luciano, purtroppo succede spesso che a fare il bene si ricevano calci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA