Fano, incendio alla ditta di verniciatura: un ferito e allarme per la nube

Fano, incendio alla ditta di verniciatura: un ferito e allarme per la nube
di Osvaldo Scatassi
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Lunedì 15 Febbraio 2016, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 20:59

FANO (Pesaro e Urbino) - «Brucio, aiutatemi». Il fanese Roberto Diotallevi, 57 anni, è stato avvolto da una fiammata, ieri alle 12 nella zona artigianale a Rosciano, mentre intorno a lui s’incendiava una cabina di verniciatura nella ditta Vibb. È riuscito a salvarsi strappandosi di dosso i vestiti, che già ardevano, e grazie all’intervento di un socio, un altro dei tre titolari.


Diotallevi ha comunque riportato ustioni piuttosto serie ed è stato trasportato al centro specialistico Bufalini a Cesena. Per il momento i medici non si pronunciano sui tempi di guarigione. Una colonna di fumo nero e denso si è alzata dalla fabbrica fanese, in via Avogadro, e per qualche minuto si è temuto il possibile rischio chimico provocato dalla combustione di vernici e solventi. Hanno contribuito a tenerlo sotto controllo sia l’intervento attuato dai vigili del fuoco, accorsi in forze da Fano, poi da Pesaro e anche da Ancona, sia la giornata di cattivo tempo. La pioggia ha abbattuto polveri e gas, confinando l’inquinamento in una zona circoscritta. Evacuati a titolo precauzionale, fino a quando c’è stato il pericolo di ulteriori scoppi, sia i capannoni circostanti sia la stessa Vibb: al momento dell’incendio, secondo i carabinieri, erano al lavoro due soci e quattro operai. «Nessun allarme per la vicina scuola comunale», ha assicurato l’assessore Samuele Mascarin, sul posto insieme con il sindaco Massimo Seri. Escluso il rischio tossico dagli ispettori della sanità locale, evitato di conseguenza lo sgombero dei residenti nelle zone circostanti e la chiusura della vicina strada Flaminia. La polizia municipale ha comunque sigillato l’accesso all’area artigianale di Rosciano, per impedire che il traffico intralciasse il lavoro dei soccorritori. Si erano preparati al peggio, la Prefettura aveva fatto affluire anche pattuglie del commissariato e dei carabinieri, oltre che dei vigili urbani e mezzi dei pompieri. Quando sono arrivate alla Vibb le prime squadre dei vigili del fuoco fanesi, la colonna di fumo nero e denso era già alta e minacciosa. Due operai risultavano ancora all’interno del settore avvolto dalle fiamme e così la priorità è diventata la loro ricerca: pochi secondi dopo sono usciti entrambi all’aperto e l’opera dei pompieri si è concentrata sull’incendio, domato in tempi rapidi. Iniziava così il lavoro di accertamento, compresa l’eventuale presenza di amianto nel tetto. Le verifiche dell’agenzia ambientale Arpam diranno oggi se il materiale sotto controllo è Eternit, che comunque non si è sbriciolato e non ha perso fibre pericolose.
Si ritiene, spiegavano il capitano dei carabinieri Alfonso Falcucci e il luogotenente Antonino Barrasso, che l’innesco sia stata la camera di verniciatura saturata dai gas dei solventi: una scintilla e – boom – sarebbe scoppiato l’incendio, poi propagatosi al silos che aspira polveri e altri rifiuti di lavorazione. Non si escludono possibili denunce, una volta terminati gli accertamenti sull’episodio. Sequestrato, inoltre, materiale che secondo gli investigatori era al posto sbagliato. Non ha collegamenti con il fuoco, se però fosse riconosciuto tossico, porterebbe a denunce penali, altrimenti a salatissime sanzioni amministrative.

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