Un’evasione che si aggira sugli 800mila euro e resa possibile dalla triangolazioni con stati dalla tassazione più favorevole e dalla libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea. Il maxi carico di alcolici infatti, pur prodotto nell’Europa dell’Est, risultava infatti importato dall’Inghilterra e quindi da controlli doganali. Ma l’indagine della Procura di Ancona ha squarciato il velo e permesso di strocare il contrabbando di alcolici, con la denuncia di 8 persone e di 7 aziende per frode in consumo di prodotti alcolici. L’indagine si inquadra in un quadro più ampio sull’importazione e sulla commercializzazione di prodotti sottoposti ad accisa come oli minerali, tabacchi ed alcol.
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