San Benedetto, multe sui bus e sui treni, Equitalia chiede 2,5 milioni a un ex senzatetto invalido civile

San Benedetto, multe sui bus e sui treni, Equitalia chiede 2,5 milioni a un ex senzatetto invalido civile
di Franco Cameli
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Sabato 3 Ottobre 2015, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 13:30
SAN BENEDETTO - Dovrà pagare entro cinque giorni una cartella esattoriale di 2milioni 437mila e 846 euro. Equitalia non perdona, neppure quando il destinatario della cartella plurimilionaria è un disoccupato nullatenente. E' ospite di un alloggio popolare e percepisce 290 euro mensili di invalidità civile, Gianluca Verdecchia, 46 anni, al centro di una cartella esattoriale da capogiro.



Per una serie di vicissitudini poco fortunate si è ritrovato senza un tetto e un lavoro, dal 1999 al 2012 ha vissuto trovando rifugio alla stazione e sui mezzi pubblici. Poi ha ottenuto un alloggio popolare. «Non so a cosa si riferisca – lamenta Verdecchia - una somma così spropositata. Dal 1999 al 2012 ero senza fissa dimora, fino a quando il Comune non mi ha sistemato in una casa di appoggio. Viaggiavo sugli autobus o in treno senza biglietto e sono stato sanzionato diverse volte. Le multe mi venivano notificate al Comune dove andavo a ritirale, ma neppure le aprivo. Le ho sempre stracciate, pensando si trattasse di multe di qualche decina di euro cadauna. Ora mi è arrivata l'assurda cartella da quasi 2milioni e mezzo. No so proprio cosa fare».



Equitalia ha calcolato la somma al 29 settembre scorso. Nella lettera che giovedì scorso ha ricevuto da Equitalia Centro Spa, sono riportate le cifre a partire dal 2001, affiancate dal numero di notifica. La prima cartella è datata 7 luglio 2001 per un importo di 715 euro, nel 2002 solo 273 euro. Arriviamo al 2010 con i primi numeri sostanziosi: mille e 12 euro. Ma le cifre si impennano il 4 luglio 2012 con una cartella da un milione 65mila e 860 euro, poi il 2 luglio 2013 un milione e 266mila.



Quando ha ricevuto la raccomandata, Verdecchia quasi sveniva. Si è recato subito alla Cisl, dove ha trovato il sindacalista Antonio Domizi. «E' vergognoso – ha detto Domizi - essere dipendente Equitalia. Come si può inviare una cartella con interessi per morosità a un invalido civile con 290 euro di pensione?».