Rientrati da Corfù ad Ancona
hanno rischiato di vivere
un secondo incubo in mare

Rientrati da Corfù ad Ancona hanno rischiato di vivere un secondo incubo in mare
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Martedì 23 Settembre 2014, 01:24 - Ultimo aggiornamento: 02:01

ANCONA - E' sbarcata alle 20,15 al porto di Ancona la motonave Olimpia Cruise proveniente da Corf. Giusto in tempo per non incappare nel tornado che si è abbattuto sulla città e per non vivere così un secondo incubo in mare nel giro 24 ore. All'interno del traghetto centinaia di persone fatte sbarcare in fretta e furia dalla Minoan Lines (Gruppo Grimaldi) che la notte tra sabato e domenica è finita contro uno scoglio a poca distanza dall'isola greca di Corfù, mentre da Igoumenitsa era diretta ad Ancona.

Quando lo sportellone della stiva ha toccato terra, amici e parenti sono corsi ad abbracciare le persone che hanno rischiato la tragedia in mare. Attorno alle 20,30 dalle uscite laterali sono cominciati a scendere i primi passeggeri. «Abbiamo avuto paura - ha commentato una donna - anche per il fatto che nessuno ci ha realmente detto quello che era accaduto». Racconta una ragazza di Rimini: «Ero sul ponte quando a un certo punto ho sentito un boato allucinante. Sono scesa in cabina a chiamare le mie amiche. L'oblò dello scompartimento era a ridosso di questo scoglio che mi è sembrato gigantesco. Ho visto gente lottare per un salvagente, nessuno ci diceva quello che era realmente accaduto. In tanti hanno pensato di fare la fine della Concordia».

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