ASCOLI - Il convento di San Serafino da Montegranaro finisce al centro di un caso. I quattro frati Cappuccini, di cui due ultranovantenni, a settembre verranno trasferiti in altra sede e al loro posto dovrebbero insediarsi quattro nuovi frati provenienti dal Brasile di cui uno, il pi anziano, italiano ma da tantissimi anni missionario nella provincia di Bahia. Il tam tam ha fatto il giro della citt, e non solo, e sono scesi in campo anche il presidente della Provincia, Piero Celani, e il sindaco Guido Castelli. Facendosi partecipi del sentimento di tanta gente, comprese le persone che compongono i gruppi di preghiera ospitati all’interno della chiesa-convento, entrambi si sono detti preoccupati per il futuro dello stesso convento dando comunque il benvenuto ai nuovi frati che potrebbero, secondo loro, affiancare quelli che gi operano a San Serafino, e non sostituirli. Sulla vicenda intervenuto anche Fra Fabio Furiasse, responsabile dei beni culturali e artistici dei Frati Minori Cappuccini delle Marche.
Ascoli, il convento dei frati
rischia di chiudere dopo secoli
di Andrea Ferretti
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Lunedì 14 Luglio 2014, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 11:24
ASCOLI - Il convento di San Serafino da Montegranaro finisce al centro di un caso. I quattro frati Cappuccini, di cui due ultranovantenni, a settembre verranno trasferiti in altra sede e al loro posto dovrebbero insediarsi quattro nuovi frati provenienti dal Brasile di cui uno, il pi anziano, italiano ma da tantissimi anni missionario nella provincia di Bahia. Il tam tam ha fatto il giro della citt, e non solo, e sono scesi in campo anche il presidente della Provincia, Piero Celani, e il sindaco Guido Castelli. Facendosi partecipi del sentimento di tanta gente, comprese le persone che compongono i gruppi di preghiera ospitati all’interno della chiesa-convento, entrambi si sono detti preoccupati per il futuro dello stesso convento dando comunque il benvenuto ai nuovi frati che potrebbero, secondo loro, affiancare quelli che gi operano a San Serafino, e non sostituirli. Sulla vicenda intervenuto anche Fra Fabio Furiasse, responsabile dei beni culturali e artistici dei Frati Minori Cappuccini delle Marche.