Confcommercio Pesaro e Notte Rosa
«Meglio chiudere che il modello Rimini»

Confcommercio Pesaro e Notte Rosa «Meglio chiudere che il modello Rimini»
di Luca Fabbri
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Giovedì 19 Marzo 2015, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 19:00
PESARO - Sindaco "stalinista. E modello turistico riminese "senza qualità". Sulla Notte Rosa a Pesaro la Confcommercio risponde per le rime alle critiche del sindaco Matteo Ricci e dei "colleghi" riminesi.



Il direttore provinciale dell'associazione Amerigo Varotti, da Mosca dove è impegnato con la Camera di Commercio, spara contro il primo cittadino che lo aveva accusato di fare politica e di essere vicino a Marche 2020. “Al di là della stima che nutro nei confronti del Governatore Spacca io non ho mai né partecipato alle convention di Marche 2020 né pensato di candidarmi – spiega Varotti – Sono però sorpreso che un giovane del Partito Democratico si comporti come uno stalinista. E, nel solco della peggiore tradizione comunista, confonda una valutazione legittima espressa dal rappresentante di un'associazione di categoria come un attacco politico. Io non faccio politica ma tutelo gli interessi dei miei associati: sulla Notte Rosa a Pesaro ribadisco i mie dubbi ma sono pronto ad ascoltare le osservazioni degli operatori”. Al presidente provinciale dell'associazione dei commercianti Angelo Serra spetta il ruolo di difensore d'ufficio del nostro modello turistico giudicato "indietro di 20 anni" dalle categorie romagnole. “Io credo che il presidente di Confcommercio Rimini dovrebbe occuparsi dei problemi di casa sua dato che mi sembra siano in crollo gli iscritti dell'associazione: critiche poco ortodosse – spiega Serra – Modello Rimini? Ma quale modello. La concorrenza non si fa solo giocando al ribasso sul costo delle stanze ma sulla qualità. E a 19/20 euro a camera, come accade a Rimini, fai fatica a investire sulla qualità. Se noi dovessimo scendere a quel livello credo che sarebbe meglio chiudere gli alberghi”.
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