Cenone di Natale ai tempi della crisi
Moreno Cedroni propone i guattoli

Cenone di Natale ai tempi della crisi Moreno Cedroni propone i guattoli
di Valentina Conti
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Martedì 23 Dicembre 2014, 21:49 - Ultimo aggiornamento: 22:17
ANCONA Tra problemi antichi e promesse ancora da realizzare, si chiude un altro anno all'insegna della crisi. Ma nonostante l'austerity imposta dalle difficoltà quotidiane, le prossime festività sono anche l'occasione per le cene in famiglia e le feste con gli amici. Non resta dunque che sbizzarrirsi nelle preparazioni, e iniziare a fare la spesa per la cena della Vigilia, sebbene il pesce in questi giorni abbia prezzi molto alti. Come preparare dunque una cena di livello senza spendere un patrimonio? Moreno Cedroni, uno degli chef più all'avanguardia e quotati a livello internazionale, consiglia i guattoli, che hanno un prezzo contenuto. «Per quattro persone, mezzo chilo di questo ottimo pesce può essere utilizzato per il brodo, magari arricchito dalla stracciatella, e mezzo chilo fritto. Vongole nostrane per antipasto». Ma qual è il segreto per preparare un'ottima ricetta a base di pesce? «Cucinarlo poco» rivela lo chef della Madonnina del pescatore, tra i primi dieci ristoranti europei di pesce secondo il Wall Street Journal, che riaprirà alla clientela il prossimo febbraio.



Brodo di busbane è quanto consiglia anche Danilo Tornifoglia dell'Osteria Strabacco di Ancona. «Nella tradizione la cena della Vigilia è un pasto povero a base di pesce poiché, al di là del significato liturgico, ci si prepara ai fasti gastronomici del pranzo di Natale. Oggi tale concezione ha subìto una stortura: gli scampi, le canocchie, le aragoste che compaiono spesso sulle nostre tavole, conservano dell'antica idea di sacrificio solo l'aspetto economico». E dopo il brodo? «Sardoni cotti sulla brace o al forno, oppure seppie con piselli, o ancora tranci delle nostre spigole cucinati al forno con patate e olive».



Marcello Nicolini, dell'omonimo ristorante di Portonovo, aperto fino al 6 gennaio, invita a tenere duro nonostante la crisi, mantenendo viva la tradizione e magari sfruttando il pesce azzurro, «che è saporito, sano e favorisce la piccola pesca del nostro mare». Il segreto per Marcello consiste nella semplicità: «Acquistare bene e accompagnare il pesce con olio buono e verdure di stagione».



Antonio Corrado del ristorante il Napoleon di Ancona, da creativo qual è, propone un percorso di ricerca pur mantenendo l'utilizzo di ingredienti regionali: «Le cicerchie incontrano le vongole, le mazzancolle si accompagnano alla ricotta di bufala in un piccolo cannolo, la spigola nostrana sposa una crema di cavolo rosso».
Il menù, apparentemente da gourmet, ha invece la caratteristica di potersi preparare con largo anticipo, così da liberare dalle ansie il povero addetto ai fornelli e poter così partecipare anch'egli al rito della vigilia. Di origine napoletana, Antonio Corrado non può che concludere questo menù con l'immancabile carrellata di dolci tradizionali.
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