Troppo per l'alunno preso di mira che si è ribellato, scatenando la reazione degli aggressori. Uno dei bulli gli ha sferrato un fendente in pieno viso, rompendogli un dente e ferendolo a un occhio. Sembrava finita qui. Ed invece sabato l’incubo è ricominciato quando sul cellulare dell'allievo sono comparsi quattro messaggi vocali dal tono intimidatorio tramite WhatsApp. Più d’una le voci riconoscibili. «Adesso che ti abbiamo pareggiato i denti, continueremo a perseguitarti», questo più o meno il contenuto degli avvertimenti, che hanno mandato su tutte le furie i genitori della vittima.
Il papà si è subito dato da fare per risalire agli autori delle angherie via telefono, riuscendo, senza grandi difficoltà, a scoprire che non si trattava degli stessi compagni di classe protagonisti dell’episodio di giovedì, ma di due studenti di un’altra scuola frequentata in passato dal figlio. Oggi la famiglia della vittima incontrerà un avvocato per verificare se ci sono gli estremi per sporgere denuncia.
Intanto la posizione del ragazzino che ha sferrato il pugno, già severamente punito dai genitori, verrà valutata mercoledì, insieme a quella degli altri bulli, in un consiglio straordinario indetto dal dirigente scolastico della media Conero Angela Iannotta.