Botte, coltelli e motoseghe nel racket delle elemosine
Raffica di arresti e richieste di esplusione a Pesaro

Botte, coltelli e motoseghe nel racket delle elemosine Raffica di arresti e richieste di esplusione a Pesaro
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Ottobre 2014, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 08:35

PESARO - Arresti a Pesaro per stroncare il racket delle elemosine. L’indagine è partita da un’aggressione ai danni di un mendicante “reo” di aver esercitato in un territorio altrui. E ha svelato un inquietante scenario fatto di minacce agguati, coltelli e anche motoseghe.



Rapinato delle elemosine che aveva racimolato, ma soprattutto punito per aver invaso un «territorio» non suo. Un cinquantenne romeno è stato malmenato l'altra notte da un connazionale di 51 anni, che lo ha ferito al mento con un coltello e che gli ha strappato il borsello dell'elemosina contenente 150 euro: entrambi dimorano in un parcheggio vicino all'ospedale San Salvatore a Pesaro, nella zona di via dell’Acquedotto. Il derubato, sanguinante, è andato a piedi fino alla Questura a 800 metri di distanza per denunciare il fatto. Una pattuglia della Volante ha rintracciato il rapinatore. Gli agenti hanno prima perquisito l'automobile dove dormiva e dove è stata trovata anche una motosega di provenienza rubata. Il cinquantunenne è stato fermato per rapina aggravata e lesioni oltre per il porto abusivo del coltello. Una donna di 44 anni, che dormiva in macchina con lui, trovata col borsello e i soldi, è stata denunciata per favoreggiamento. Denunciato anche un altro romeno di 44 anni che aveva sferrato calci e pugni al cinquantenne rapinato, mentre era steso a terra sanguinante. Per tutti i protagonisti, vittima compresa, la Questura di Pesaro sta approntando la richiesta di espulsione dall'Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA