L'iniziativa, dopo la decisione dei Commissari straordinari dell'istituto di credito di bloccare temporaneamente la negoziazione delle azioni ordinarie. Il provvedimento blocca «sia le quote delle Fondazioni proprietarie sia quelle di circa 40 mila azionisti». Le ripercussioni del perdurare di questa situazione, scrive il consigliere, si estendono al tessuto economico sociale che ha visto per tanto tempo Banca Marche come «riferimento principale del sistema creditizio del territorio».
I socialisti marchigiani hanno «attivato da tempo ogni possibile sollecitazione verso il governo nazionale per sostenere le ragioni del necessario salvataggio di BM». Ora chiedono alla giunta se non sia il caso di informare tempestivamente l'Assemblea legislativa e i cittadini su un'effettiva ricapitalizzazione e suoi tempi. Pieroni chiede anche se non sia utile mettere a disposizione di tutti «le informazioni sulla situazione economica, patrimoniale, finanziaria con la quale BM affronta questa difficile ma indispensabile profonda ristrutturazione».
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