Nell'auto caschi, felpe nere, vernice spray e volantini Expo: fermato sospetto black bloc fanese

Nell'auto caschi, felpe nere, vernice spray e volantini Expo: fermato sospetto black bloc fanese
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Martedì 5 Maggio 2015, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 16:11
FANO (Pesaro e Urbino) - Sospetto black bloc fanese, 33 anni, è stato fermato in autostrada a Bologna e accusato di avere violato la legge sull'ordine pubblico. L'episodio risale al 30 aprile scorso, il giorno prima che la galassia antagonista dei No Expo devastasse Milano. Il provvedimento della magistratura felsinea è dunque da ritenere preventivo rispetto ai tafferugli, poi verificatisi.



Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha ipotizzato «il tentato travisamento per partecipare a manifestazioni pubbliche in concorso con ignoti», ha specificato un lancio dell'agenzia Ansa. Il giovane fanese era in viaggio in macchina, diretto verso Milano, quando una pattuglia della polizia autostradale ha deciso di controllarlo, intorno alle 19.30 di giovedì scorso nei pressi del casello Bologna Fiera. Dentro la Fiat Punto del sospetto black bloc sono stati trovati due zaini con tre caschi da motociclista, un paio di guanti, uno scaldacollo e una felpa con cappuccio neri, una bomboletta spray con vernice nera, nastro bianco e rosso, un volantino sull'Expo. Il materiale è stato sequestrato, secondo il procuratore aggiunto Giovannini l'episodio è da ritenere una violazione dell'articolo 5 della legge Reale sull'ordine pubblico. «È la prima volta - ha proseguito la nota dell'Ansa - che nel territorio bolognese il reato di travisamento per partecipare a manifestazioni pubbliche in concorso con ignoti è contestato come tentativo, nell'ipotesi che il fanese stesse raggiungendo Milano per partecipare ai cortei dei No Expo del giorno dopo». La magistratura bolognese sembra orientata a procedere nello stesso modo anche in futuro, per prevenire forme di violenza e procedere a sequestri prima delle manifestazioni. «La Polizia stradale ha avuto un felice intuito e la capacità di comprendere subito la situazione», ha commentato il procuratore aggiunto Giovannini.
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