Peccato, però, che quelle due società fossero fittizie e istituite al solo scopo di eludere alla tassazione italiana gli utili per dirottarli su quella, decisamente più favorevole del Granducato. Le indagini della Guardia di Finanza di Ascoli, in collaborazione con la Procura milanese titolare delle indagini di polizia giudiziaria, hanno permesso si sollevare il velo sulla maxifrode fiscale. Che, dal 2000 al 2009, ha permesso tramite le società fantoccio, di eludere alla tassazione ben 58 milioni di euro. L’operazione “Capital” ha permesso la denuncia dei tre amministratori per omessa dichiarazioni.
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