Ascoli, detenuto morto in carcere per fratture multiple, indagato compagno di cella

Ascoli, detenuto morto in carcere per fratture multiple, indagato compagno di cella
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Sabato 21 Febbraio 2015, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 18:19
ASCOLI Fratture multiple sul corpo del detenuto morto nel carcere di Ascoli, indagato compagno di cella. Presentava molteplici fratture e lesioni il corpo di Achille Mestichelli, il detenuto ascolano di 53 anni morto il 18 febbraio scorso nell'ospedale di Ancona, dove era stato ricoverato il 13 febbraio in seguito a quella che era stata descritta come una caduta dovuta alla spinta di un compagno di cella, Mohamed Ben Alì, un tunisino di 24 anni, ora indagato per omicidio preterintenzionale.



L'autopsia, condotta dal professor Adriano Tagliabracci, e durata oltre quattro ore, ha messo in luce un quadro ben più grave. Pur in assenza di ecchimosi diffuse, il medico legale ha riscontrato sul cadavere la frattura dell'osso temporale del cranio (causa della morte), ma anche di sette costole, di una vertebra lombare, del bacino e della milza.



«Lesioni assolutamente non compatibili con l'ipotesi di ferite provocate da una caduta a terra, conseguenza di una banale spinta, come sostiene invece l'indagato», afferma l'avvocato Felice Franchi che assiste i familiari di Mestichelli. Sulle braccia della vittima c'erano anche segni non compatibili con dei colpi, per cui non è da escludere che Mestichelli sia stato tenuto fermo mentre veniva colpito. Anche se i segni potrebbero essere stati determinati dalle manovre dei sanitari durante le cure. I risultati definitivi dell'autopsia verranno depositati entro 60 giorni.



Sull'episodio i carabinieri hanno raccolto anche le testimonianze di altri 4 compagni di cella di Mestichelli e di Alì (arrestato nell'ambito di un'operazione antidroga). Si tratta di due italiani e due tunisini.

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