Successivamente gli investigatori della Tenenza, sospettando che il possesso della placca fosse finalizzato alla commissione di truffe, avevano avviato un’attività di indagine incentrata sull’uomo; era rapidamente emerso che lo stesso, accreditandosi come poliziotto, era riuscito ad allacciare simultaneamente molteplici relazioni sentimentali con diverse donne del centro Italia che, abbindolate dal distintivo e dalla parlantina dell’abile truffatore, si erano poi ritrovate vittime di furti, truffe e vere e proprie estorsioni. In particolare una delle donne, a cui l’uomo rifiutava di rendere un ingente prestito, si era ritrovata sotto ricatto: se avesse insistito con le sue richieste o peggio ancora con una denuncia, l’uomo avrebbe divulgato alcune foto della donna realizzate durante un momento di intimità.
Proprio la spregiudicatezza e la disinvoltura dimostrate dal falso poliziotto hanno convinto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia ad emettere una misura cautelare detentiva in attesa del processo, per evitare che lo scaltro truffatore possa commettere analoghi reati o inquinare le prove. L’uomo è stato quindi tradotto presso la propria abitazione dove dovrà permanere in regime di arresti domiciliari.
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