Per lui i militari, guidati dal tenente Marco Ruffini, hanno fatto scattare le manette con le accuse di violazione di domicilio e violenza privata. La ragazza, brasiliana, ha riportato delle ferite ed è stata accompagnata al pronto soccorso di Torrette con degli ematomi ai polsi e dei dolori alla schiena guaribili in dieci giorni.
Il fatto risale a martedì sera quando il giovane, che non ha mai accettato la fine della relazione con l'ex fidanzata, si è presentato sotto casa di lei in evidente stato di ebbrezza. Ha cominciato a dare in escandescenza pretendendo che la brasiliana lo accogliesse in casa. Ma lei di tornare sui suoi passi proprio non ne voleva sapere. Per questo ad un certo punto la donna ha tentato di fargli capire che se ne doveva andare. Un fatto che non solo non lo ha convinto ma, al contrario, lo ha mandato su tutte le furie. Così la ragazza, sempre più spaventata per la situazione che stava degenerando, ha deciso di chiamare il 112. Una scelta tempestiva perché, solo pochi attimi dopo, l'uomo è uscito di sé ed è passato dalle parole ai fatti. Prima ha sfondato la porta con una violenza tale da sradicare quasi del tutto l'infisso. Poi ha aggredito la giovane sudamericana sbattendola sul letto della camera.
Per fortuna la vittima aveva appena riagganciato il telefono con la sala operativa dei carabinieri che, in pochi attimi, sono arrivati sul posto. Così hanno sorpreso il marocchino mentre aveva bloccato la dona sotto il suo peso trattenendole i polsi di entrambe le braccia.
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