Due anni fa, a Pesaro, con l’estate rovinata dalla pioggia, c’era stata la stagione allungata. Nel 2015, il sole assicurato. Il format è stato riproposto anche quest’anno, ma non ha lo stesso appeal comunicativo, vista l’assenza di novità. E allora, il sindaco Matteo Ricci per l’estate 2016 ha tirato fuori dal cilindro una terza operazione di marketing turistico: il Tramonto sul Mare. Roba da lasciare di stucco anche i romagnoli, che in tema di turismo la sanno lunga. «Ho parlato di questo fenomeno durante la presentazione della Notte Rosa – racconta il primo cittadino – Loro hanno gli eventi all’alba del Capodanno d’estate, noi quelli che si possono gustare con il sole che scende in mare». L’effetto è più che altro visivo, non è che a Pesaro si sia capovolto il mondo. «E’ chiaro che il sole sorge a est e tramonta a ovest, ma tutto dipende dalla posizione della nostra città, che permette di vedere il ramonto sul mare ad est». E così il Tramonto pesarese si è guadagnato l’oscar delle unicità. In realtà, il copyright non ce l’ha solo Pesaro lungo tutta la costa adriatica. «Da Trieste fino a qui è solo nostro, poi mi dicono che il fenomeno si può osservare da qualche punto nella zona di Ancona, e anche sul Gargano». Ricci, però, è l’unico che prova a “vendere” in chiave promozionale questa chicca, toccando anche i sentimenti. «Il tramonto porta con sè il romanticismo, è la fine di una giornata, ma anche la speranza che il giorno successivo sia migliore. E’ il ricordo di una vacanza indimenticabile. Ci può essere una grande narrazione dietro tutto questo». Ancona? Alla finestra.
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