Ancona, inchiesta sugli straordinari: indagati cinque vigili urbani

Ancona, inchiesta sugli straordinari: indagati cinque vigili urbani
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Domenica 28 Settembre 2014, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 00:46
ANCONA - Dopo l'arresto per assenteismo, si indaga sugli straordinari alla Polizia municipale di Ancona. Straordinari assegnati (secondo l'accusa) con criteri di favoritismo a un nucleo ristretto di agenti o addirittura fasulli. Scattate le perquisizioni, in casa e negli uffici del Comando a carico di cinque indagati. Tra loro il tenente Mauro Mancini, arrestato giovedì mattina con le accuse di truffa e falso in atto pubblico e rimesso in libertà venerdì dal giudice dopo la convalida dell'arresto (riconoscendo fondati sospetti).



Mancini è stato bloccato a casa sua, a Osimo, mentre doveva essere al lavoro. Lui dice che in quel momento non era in servizio. Tutto rimandato al processo. Nel frattempo, in base all'emergere di nuovi elementi, gli agenti della polizia giudiziaria della stessa Polizia municipale, guidati dal maggiore Marco Caglioti, stanno ispezionando le abitazioni e gli uffici di tutti quelli coinvolti nel presunto giro di favori.



Secondo le accuse mosse dal pm Paolo Gubinelli, alcuni vigili urbani si sarebbero smarcati a vicenda i badge, così da figurare sempre in servizio. Oppure avrebbero avuto agevolazioni nello svolgimento degli straordinari. In tutto questo, Mancini sarebbe la figura chiave. In qualità di responsabile del settore Servizi e Economato, avrebbe avuto la possibilità di designare i suoi “colleghi amici” per i turni di straordinario in modo di rimpinguare lo stipendio.
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