Il bagnante aveva scelto uno scoglio molto alto, almeno 4 metri. Sotto il mare cristallino. Il 43enne si arrampicato. Dalle prime informazioni è emerso che la moglie è rimasta sotto, in spiaggia, per riprenderlo. Con uno slancio l'uomo si è tuffato di testa. Pochi secondi ed è riaffiorato con il capo che sanguinava. Ha chiesto aiuto. La moglie colta dal panico si è messa ad urlare. Poco distante c'era una barca con un pescatore. Ha raggiunto subito il 43enne in acqua insieme agli amici, alcuni già in mare. Il ferito è stato trasportato al molo dove c'era un'ambulanza che lo ha portato al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette.
Era cosciente quando è arrivato al nosocomio e ha potuto raccontare l'accaduto. Stabilizzato i medici hanno deciso di operarlo constatando che aveva un trauma cranio-facciale. E' stato affidato alla Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva diretta dal professore Giovanni Di Benedetto. Attorno alle 12 è stato operato dall'equipe dal chirurgo Luca Grassetti e lo specializzando Matteo Torresetti. Un delicato intervento per ripristinare la cute del cuoio capelluto lacerata. La lesione infatti aveva provocato un taglio verticale a partire dall'attaccatura del naso fino alla nuca. Le condizioni del 43enne al momento non sono state giudicate gravi.