Ancona, si sblocca l'incompiuta ex Umberto I
due anni per il nuovo Poliambulatorio

L'ex Umberto I, si sblocca il cantiere
2 Minuti di Lettura
Domenica 24 Aprile 2016, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 12:18
ANCONA - Due anni per recuperare l'ex pronto soccorso dell'Umberto I, l'Asur ha iniziato i lavori che danno il via al balletto dei servizi sanitari in città. In largo Cappelli sono previsti il poliambulatorio, trasferito dal viale della Vittoria, nuove residenze per anziani per un totale di 70 posti letto, compresa la nuova sede di Villa Almagià, in futuro potrebbe esserci anche un hospice, mentre il Sert dovrà traslocare entro luglio, diretto verso la cittadella sanitaria del Crass in via Colombo. È il disegno che Comune e Regione avevano messo nero su bianco negli accordi del 2006 e che dopo dieci anni sta finalmente prendendo forma. Appalto assegnato con un maxi ribasso per 6,5 milioni di euro, all'avvio dei lavori non sono mancati il sindaco Mancinelli e il direttore dell'Asur Alessandro Marini.

«Non è retorica definirla giornata storica» ha commentato Mancinelli. «Dopo il Metro, diamo un altro elemento emblematico della ripartenza della città» ha aggiunto il sindaco. «È un'opera importante per ampliare l'offerta di servizi del capoluogo, il sistema residenziale per anziani oggi è carente nella città – ha spiegato Marini -. In questo modo consolidiamo la presa in carico territoriale e si evita una incompiuta. In questi 6 mila metri quadri valuteremo altri tipologie di servizi, come un hospice». I lavori dell'Asur interessano i padiglioni 1 e 2, l'ex pronto soccorso e l'ingresso storico dell'ospedale civile su largo Cappelli. In tutto 600 giorni di lavori, conclusione prevista a novembre 2017. L'avvio del cantiere è stato bloccato per anni dal contenzioso con l'impresa Santarelli circa il pagamento degli oneri di urbanizzazione, ma anche da uno scoglio burocratico, per la mancanza di parcheggi pubblici, sanato dal Comune con una variante urbanistica ad hoc. Lo sblocco del cantiere dell'Asur potrebbe essere il primo passo per la ripresa anche dei lavori di Santarelli nel resto del complesso ex Umberto I. Il Comune dovrà approvare un nuovo piano di recupero, in sostituzione di quello scaduto. Non solo case e appartamenti, gli usi potrebbero essere ampliati.

«I contatti con Santarelli non si sono mai interrotti, ci sono ipotesi concrete di possibili investitori che diano le risorse necessarie alla ripresa dei lavori. Da parte nostra, siamo aperti alla modifica urbanistica che ci verrà chiesta, se l'intervento non sarà solamente residenziale, in coerenza con il resto del centro città» ha aggiunto Mancinelli. Il cantiere dà il via ad un effetto a catena nei servizi della sanità, al massimo entro luglio anche il Sert sarà trasferito al padiglione 22 del Crass, a fianco degli sportelli del Cup. Soluzione per ora temporanea, il Sert dovrà poi trovare una sede fissa in un altro padiglione da ristrutturare dell'ex Crass, ma rimanendo comunque all'interno del perimetro della cittadella sanitaria di via Cristoforo Colombo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA