Dopo essersi incatenata per protesta ai cancelli del giardino del bilocale a novembre, delusa e infuriata dai tempi lumaca della giustizia civile che dall'altro ieri ha spostato al 22 maggio la firma del provvedimento esecutivo del giudice dopo il tentativo di conciliazione, ieri mattina la 72enne ha deciso di far scattare l'incursione con il coniuge.
«Approfittando del fatto che l'inquilina era fuori ad approvvigionarsi di acqua alla fontanella, mio marito è entrato in casa nostra verso mezzogiorno, ma poco dopo lei è rientrata. Sono arrivano le forze dell'ordine alle quale aveva telefonato e hanno fatto uscire il padrone di casa invece di chi la occupa, appellandosi al fatto che c'è ancora una causa in corso» racconta ieri l'ex preside, annunciando però di voler tentare «tutti i giorni di occupare casa nostra. Tutti i giorni arriverà la polizia e ci farà uscire, ma alla fine qualcosa si dovrà pur muovere».
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