Ancona, botte e minacce di morte dopo la festa al minimarket

Ancona, botte e minacce di morte dopo la festa al minimarket
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- Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 06:50
Un bar in festa, ad Ancona, si gode la serata organizzata. Nello stesso quartiere un minimarket che servirebbe alcolici e superalcolici anche in tarda serata. «Come possono organizzare feste con cinquanta o sessanta persone dentro un minimarket?» chiede Maximiliano, titolare del bar Tiffany. La sera di Pasqua è finita in disordine. Gianni, il cuoco del Tiffany racconta di aver ricevuto un pugno al volto da un uomo del sud Italia, un 40enne mai visto prima. Maximiliano invece sarebbe stato spintonato. Sua moglie, Emanuela, perfino minacciata.

 «Sei tu che hai chiamato la polizia? Domani torniamo, ti facciamo fuori e ti bruciamo il bar» avrebbe detto l’aggressore. Tutto sarebbe iniziato con un 60enne, seduto al tavolo del bar di via De Gasperi. L’uomo si sarebbe poi alzato per raggiungere il market che si trova nel quartiere. «E’ tornato ubriaco, voleva rientrare da noi, io e il titolare ci siamo opposti» racconta Gianni. Il 60enne stavolta era accompagnato dal figlio, un uomo di circa 40anni. Entrambi avrebbero cercato di forzare la porta d’ingresso per entrare nel bar. Cuoco e titolare opponevano resistenza dall’altro lato del portone. Un contraccolpo avrebbe scaraventato a terra il 60enne. Circostanza che ha scatenato le ire del figlio. Sul posto polizia, carabinieri e guardia di Finanza.
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