Protagonista della disavventura un osimano di 13 anni che giovedì dopocena si è presentato al Ss. Benvenuto e Rocco con l'anulare della mano destra esageratamente gonfio. La mamma gli aveva regalato un anello d'acciaio alla moda e il ragazzino, soddisfatto e contento, se l'era infilato al dito nonostante che la misura fosse troppo stretta per lui.
Poche ore dopo essersi seduto a tavola, intorno alle 22 di giovedì, il dito aveva cominciato a gonfiarli e non c'era stato verso di togliere l'anello. Tra il dolore, la difficoltà circolatoria del sangue sull'anulare sempre più ingrossato, i medici e gli infermieri in servizio hanno tentato con tutti i mezzi disponibili di liberare il dito, ma nessuna sostanza lubrificante o azione meccanica ha funzionato.
Ai sanitari non è rimasto che chiedere aiuto ai pompieri del distaccamento di San Sabino. Una vera e propria task force dei vigili del fuoco osimani, qualche minuto più tardi, è entrata in sala emergenza. Il giovanotto e la madre sono sbiancati quando hanno notato che conteneva seghe, seghetti, chiavi e pinze ma si sono fidati, in assenza di alternative. I pompieri hanno tagliato l'anello con un minuscolo seghetto per il ferro senza provocare danni al ragazzino.
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