Arriva il mostro e Roma brucia nell'indifferenza: il nuovo libro di Roberto Recchioni con il Muro del Canto

Arriva il mostro e Roma brucia nell'indifferenza: il nuovo libro di Roberto Recchioni con il Muro del Canto
di Nicolas Lozito
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Domenica 29 Settembre 2019, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 08:41

«Questo libro è un atto d'amore per la città» ,confessa Roberto Recchioni, fumettista romano classe 1974 (dal 2013 curatore di Dylan Dog), anticipando RSDIUG. Roma sarà distrutta in un giorno (Feltrinelli Comics, 128pp, 18€), il suo nuovo graphic novel scritto insieme ad Alessandro Pieravanti della band Muro del Canto in libreria giovedì 3 ottobre. A prima vista, però, non sembrerebbe esserci così tanto amore: la storia racconta di un mostro gigante sputa fuoco che emerge dagli abissi del litorale di Ostia e, come da titolo, rade al suolo la Capitale in 24 ore, mentre i cittadini, istituzioni comprese, sembrano non interessarsene. «Intendo atto d'amore perché quando ami qualcuno o qualcosa, noti anche i difetti. Il mio legame con la città è forte, viscerale, ma più il tempo passa più vedo il degrado e l'abbandono», continua Recchioni. «Così ho inventato un mostro, un Godzilla italiano». La bestia è uno scheletro alto 120 venti metri (lo scopriamo quando è paragonato ai monumenti della città, Francesco Totti compreso), dalle braccia possenti, con decine di tentacoli che gli partono dalla schiena e due grosse corna sul teschio.



Nessuno, prima di RSDIUG, aveva portato una creatura degli abissi in stile giapponese nella Penisola. «Abbiamo avuto gli spaghetti western, i peplum, la fantascienza, i poliziotteschi, gli horror, ma nel cinema o nella letteratura italiana non c'è un precedente del genere. Era un'idea che mi fantasticava in testa da un po': avevo visto Shin Godzilla del 2016, e i Godzilla degli Anni 50. Non sono semplici film di paura, il mostro è sempre metafora di qualcos'altro». Così, le tavole di Recchioni si muovono su due registri narrativi opposti: uno più pittorico e spettacolare per mostrare la devastazione della creatura diabolica; e uno più caricaturale e domestico per raccontare le quotidiane romanità. «Non ci sono protagonisti nel libro, ma quartiere per quartiere, Eur, Rione Colonna, Vaticano, vediamo singole persone, autoctone e straniere, nella loro dimensione quotidiana». Qui l'ispirazione arriva dalla commedia all'italiana, come in Il giudizio universale di Vittorio De Sica, dove si intrecciano in maniera corale le vicende di una Napoli alle prese con la fine del mondo.



A unire tutto, distruzione dopo distruzione, ci sono i testi in rima scritti da Alessandro Pieravanti del Muro del Canto, gruppo musicale romanissimo, per cui Pieravanti suona la batteria e recita monologhi. «Recchioni cercava un tono nuovo da dare ai testi», spiega l'artista. «Si era appassionato ai nostri brani, così ci ha chiesto se poteva includerne alcuni: siamo finiti per collaborare, perché questa storia rappresenta perfettamente quello che pensiamo». Nel testo sono presenti tre suoi monologhi: Roma maledetta, che fa da prologo al libro («Roma che non sei romano se non hai salito i tre scalini, Roma che piange ancora Pasolini»), Domenica a pranzo da tu' madre, e So' morto pe' sbajo. «In questa città il territorio viene vissuto con profondità, tutti sono romani, non si è mai ospiti, ma c'è anche tanta disilussione, radicata in tutti noi. È questo lo spirito dei testi. Vederli disegnati fa ancora un certo effetto» conclude Pieravanti. Il primo film su Godzilla, uscito in Giappone dieci anni dopo Hiroshima e Nagasaki, serviva a esorcizzare i terrori del nucleare e dell'occupazione americana con l'intrattenimento.



Il mostro di Recchioni occupa un posto simile, pur rimanendo all'interno del Raccordo anulare, e unisce l'Apocalisse agli sfottò in romanesco. Ora che la Capitale, tra l'altro, è al centro della narrazione di genere (da Suburra a Jeeg Robot). Non è un caso che la bestia venga proprio da Ostia e non è un caso che nessun romano agisca: mentre fuori tutto va distrutto, una madre della Garbatella porta un piatto di rigatoni al figlio e dice: «Questo domani, riscaldato, devi sentì com'è più bono». RSDIUG è un Gattopardo horror e capitale: tutto brucia per non bruciare.

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Il libro sarà presentato a Milano il 3 ottobre (laFeltrinelli Duomo). Poi a Firenze (4 ottobre, laFeltrinelli via de' Cerretani), Bologna (7 ottobre, laFeltrinelli piazza Ravegnana), Napoli (8 ottobre, laFeltrinelli piazza dei Martiri) e Torino (16 ottobre, Circolo dei Lettori).
A Roma arriverà il 9 ottobre, ore 18:30, a laFeltrinelli Appia da Roberto Recchioni e Il Muro del Canto, band al completo con live musicale.

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