Premio Strega, vince Veronesi con "Il Colibrì": «Penso alla mia famiglia e a Umberto Eco»

Premio Strega, la LXXIV edizione
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Venerdì 3 Luglio 2020, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 00:59

Premio Strega. E' Sandro Veronesi il vincitore della LXXIV edizione. Come di consueto la cerimonia si è tenuta al Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Veronesi si classifica primo con 200 voti. 

Al secondo posto, Gianrico Carofiglio con 'La misura del tempò (Einaudi), 132 voti , e al terzo Valeria Parrella con 'Almarinà (Einaudi), 86 voti. Al quarto posto Gian Arturo Ferrari con 'Ragazzo italianò (Feltrinelli), 70 voti, al quinto Daniele Mencarelli con 'Tutto chiede salvezzà (Mondadori), 67 voti e al sesto Jonathan Bazzi con 'Febbrè (Fandango Libri), 50 voti. A presiedere il seggio Antonio Scurati, vincitore della scorsa edizione del Premio Strega. Hanno votato in 605 su 660 aventi diritto al voto.

«Sto pensando alla mia famiglia, ai miei figli, a mia moglie, ai miei fratelli. Sto pensando al mio editore, a Elisabetta Sgarbi, a Umberto Eco che è stato così generoso da fondarla questa casa editrice. Sto pensando agli amici che mi hanno sostenuto, che hanno votato il libro. Sto pensando all'uomo nuovo, che poi è una donna. A tutte le persone nuove che ci sono e a tutte le navi in mare». Sandro Veronesi ha voluto dedicare a tutto questo il Premio Strega 2020.


I finalisti. A contendersi il prestigioso riconoscimento letterario erano: Jonathan Bazzi con "Febbre" (Fandango Libri), Gianrico Carofiglio con "La misura del tempo" (Einaudi), Gian Arturo Ferrari con "Ragazzo italiano" (Feltrinelli), Daniele Mencarelli con "Tutto chiede salvezza" (Mondadori), Valeria Parrella con "Almarina" (Einaudi) e Sandro Veronesi con "Il colibrì" (La nave di Teseo). Una sestina invece della tradizionale cinquina per effetto della tutela dei piccoli editori contenuta nel regolamento.

Premio Strega, la cinquina diventa una "sestina" con Veronesi, Carofiglio, Parrella, Ferrari, Mencarelli e Bazzi

Premio Strega, conto alla rovescia per la finale del 2 luglio

 




Non è la prima volta che giungeva in finale una sestina: era accaduto per un ex aequo al quinto posto della prima votazione nel 1953, 1960, 1961, 1963, 1979, 1986 e 1999.
Rispettando le attuali prescrizioni in materia di distanziamento fisico, la serata finale non si è svolta alla presenza del pubblico consueto, composto dall'ampia giuria del premio e dagli altrettanto numerosi appassionati che ogni anno intervengono a Villa Giulia. Lo scrutinio dei voti si è svolto di nuovo sulla balconata del Ninfeo, come nelle dieci edizioni svolte a partire dal 1953, il primo anno in cui lo Strega è stato assegnato nella cornice del Museo Etrusco.

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