La storia dell'ufficio stampa del Presidente della Repubblica comincia nel 1946 con Enrico De Nicola. Il titolare fu Iginio Coffari. Con Einaudi fu la volta di Luigi Suttina. Con Gronchi Gianfranco Merli. Con Segni Ettore Brusco. Con Saragat Ettore Staderini e Raffaele Marras. Con Leone Valentino Valentino. Con Pertini Antonio Ghirelli e Michelangelo Jacobucci. Con Cossiga Ludovico Ortona. Con Scalfaro Gaetano Scelba. Con Ciampi Paolo Peluffo (che fu anche giornalista al Messaggero). Con Napolitano Pasquale Cascella e Maurizio Caprara.
Mattarella e Pahor mano nella mano davanti la Foiba di Basovizza
Il 1954 segna un punto di svolta nella comunicazione dei Capi dello Stato. Einaudi utilizzò la televisione per il suo messaggio alla nazione. Il primo messaggio alla nazione fu dello stesso Einaudi via radio nel 1949. Dal giugno del 2000 con Ciampi la Presidenza della Repubblica si è dotata di un proprio sito web. Nel giugno del 2009 con Napolitano la Presidenza della Repubblica si dota di un proprio canale video, appoggiato esternamente al sito web, scegliendo YouTube quale piattaforma per la pubblicazione della documentazione multimediale.
Applauso per Mattarella all'Auditorium Parco della Musica per le celebrazioni in omaggio a Beethoven
Nell'agosto 2012, sempre con Napolitano, l'Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica apre un account ufficiale sul social network Twitter. La struttura Rai Quirinale nacque con la Presidenza Scalfaro nel 1997, ma la Rai avviò la sua attività dal Quirinale con il giornalista Claudio Angelini durante la Presidenza Leone (1971-1978). A ottobre 2015, durante la Presidenza Mattarella, viene pubblicizzata online la pagina dell'Ufficio Stampa del Quirinale su Google+, un ulteriore social network, dove però la comunicazione avviene in lingua inglese. Nel maggio 2016 il Quirinale ha attivato un account ufficiale sul social fotografico Instagram. Oltre ai social network e al sito, la comunicazione digitale avviene anche attraverso due app: il Quirinale e Palazzo del Quirinale. La proposta digitale del Quirinale include anche una serie di raccolte in formato pdf per consentire una lettura sui dispositivi kindle o sui device dotati di app specifiche per gli ebooks.
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