Che cosa sceglieremo di fare domani? Come sceglieremo di vivere? La pandemia può diventare l’occasione per immaginare pratiche di trasformazione nella difficile transizione che si prospetta. Per non tornare allo status quo dell’indifferenza è necessaria una chiave immaginativa che ci connetta diversamente con il mondo.
Sognare la Terra si interroga sulla crisi di un modello di sviluppo sul quale incombe la svolta climatica, e lo fa in modo originale attraverso la lente della clinica, con la consapevolezza crescente che il solo approccio critico non basta. Dubosc chiama in causa la psicologia, l’antropologia e la filosofia, interroga la letteratura e il folklore, la psicopolitica e le “ecologie degli altri”.
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