Tutti in fila a laFeltrinelli alla Galleria Alberto Sordi per Chiara Gamberale

Chiara Gamberale alla Galleria Alberto Sordi (Foto Giacomo Gabrielli/Agenzia Toiati)
di Valentina Venturi
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Giovedì 23 Luglio 2020, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 17:03

Ordinati, attenti e rapiti dalle parole della loro scrittrice preferita. Ieri pomeriggio a laFeltrinelli alla Galleria Alberto Sordi erano in tanti gli appassionati lettori di Chiara Gamberale che hanno voluto, nonostante le restrizioni del post Covid-19, testimoniare il proprio apprezzamento mettendosi diligentemente in fila per il firma copie di “Come il mare in un bicchiere”, il suo ultimo libro edito Feltrinelli.
 

 

C’era ad esempio Massimo di 52 anni che attendeva paziente il suo turno per avere la firma di un'autrice in cui si riconosce, perché «Chiara riesce ad essere profonda in tutto quello che esprime. La sua voce ha una luce particolare». Gamberale, accompagnata dalla figlia di due anni Vita, ha introdotto senza usare il microfono il romanzo “Come il mare in un bicchiere”, nato durante il lockdown e «scritto per provare a fissare quello che ci stava accadendo intorno». Gamberale ha inoltre sottolineato quanto «l’immaginazione aiuti a vivere meglio e le storie ci permettano di penetrare la realtà».



Tra i tanti lettori, più o meno emozionati, anche l’insegnante di lettere Maria Teresa (41 anni), venuta in rappresentanza della sua scuola, l’Istituto Comprensivo Ardea II. I suoi studenti hanno scoperto la scrittrice romana quando nell’istituto ha presentato “Qualcosa”, pubblicato nel 2017: da lì è nata una vera passione letteraria. «Chiara - racconta entusiasta Maria Teresa - ci ha conquistato. È una donna che sa parlare agli adulti e ai ragazzi. Le sue paure sono le nostre: quando leggo quello che scrive, mi sento meno sola».

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