Giovedì sera c’è stato un incontro tra il sindaco Coletta e alcuni rappresentanti dell’associazione che raccoglie i gestori della zona dei pub del capoluogo. E’ stato presentato un nuovo progetto che prevede i “check point” per smistare la clientela, indirizzare verso i tavoli liberi evitando assembramenti e inutili attese. «Lo scopo del progetto - spiegano i promotori - è ridurre il gap che ogni attività commerciale sarà costretta ad affrontare, tra incassi pre-covid e quelli che si prospetteranno in questa situazione di emergenza. E’ stato ipotizzato un check point esterno all’attività ad una distanza ragionevole, per evitare assembramento all’interno degli stessi locali. I check point presenteranno le seguenti funzionalità: consegne d’asporto; monitoraggio dell’attività esterna e interna al locale con possibilità di fare ordinazioni e/o prenotare posti; possibilità di recuperare tavoli e sedute perse all’interno della propria attività, a causa delle nuove normative sulla sicurezza ed il distanziamento; rendere la zona più sicura diminuendo ulteriormente le possibilità di contagio».
L’idea dei check point nasce anche per compensare i posti a sedere che saranno persi per l’esigenza di distanziamento. Resta in piedi l’ipotesi di consentire l’allargamento dei locali all’esterno, sistemando i tavoli sulla strada, nell’area che sarà interamente pedonale. Ma alcuni locali non hanno spazi disponibili accanto ai gazebo e dunque, specialmente per le attività in via Neghelli, sarà necessario guadagnare spazio altrove, in particolare usando via Cesare Battisti.
I check point accoglieranno i clienti, comunicheranno la disponibilità di posti all’interno o all’esterno del locale, prenderanno ordini, consegneranno la merce da asporto e, in generale, si occuperanno di gestire il flusso dei clienti sotto ogni aspetto. Al momento questo è il progetto più condiviso, anche se non c’è unanimità tra i numerosi gestori dei locali: ogni ipotesi potrà essere considerata nei prossimi incontri. «E’ un progetto che non è legato solo alla zona pub - commenta Paolo Toselli - ma può essere riutilizzato da tutte le attività che lo limeranno in base alle proprie esigenze».
C’è poi da capire in quale modo saranno effettuati i controlli. La zona dovrà essere resa pedonale prima ancora della fine dei lavori, pertanto sarà probabilmente necessario utilizzare delle transenne provvisorie con il supporto della Protezione civile.
Tutto è orientato a una ripartenza con regole il più possibile chiare visto che si dovrà affrontare il rischio di riaprire ma con la clientela dimezzata, o addirittura ridotta a un terzo rispetto a prima, il che ovviamente metterebbe a rischio l’attività stessa. «Non possiamo certo riaprire e lavorare solo per rientrare con le spese e pagare le tasse» commentano in coro i gestori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA