Violenza, vittime sempre più giovani: aumentano le richieste di aiuto da ragazze dai 18 ai 22 anni

Carabinieri e centro Donna Lilith: "Si può uscire dall'incubo, affidatevi alla rete che abbiamo creato, non vi lasceremo sole"

Violenza, vittime sempre più giovani: aumentano le richieste di aiuto da ragazze dai 18 ai 22 anni
di Rita Cammarone
3 Minuti di Lettura
Domenica 20 Novembre 2022, 09:08

Sono 131 le donne vittime di violenza nel distretto Lt2 che dall'inizio dell'anno fino al 30 settembre hanno iniziato un percorso presso il centro Donna Lilith di Latina, per uscire dall'incubo e riappropriarsi della propria vita. Donne del capoluogo e dei comuni di Norma, Sermoneta, Pontinia e Sabaudia. Altre 90 sono del distretto Lt1, del nord della provincia. Sono questi alcuni dei dati emersi ieri, nel corso della conferenza stampa indetta presso il Comando provinciale dell'Arma dei carabinieri per la presentazione di due eventi organizzati in vista della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne: il primo si terrà il 24 novembre alle 10 presso la Cura vescovile di Latina con la testimonianza di una donna vittima di violenza, oggi non più in pericolo; il secondo il 25 novembre alle 18, sempre a Latina, a largo Caduti di Nassiriya, con il coinvolgimento, di numerosissime band.
«Queste iniziative offriranno un momento di riflessione e condivisione del dolore ma anche di avvicinamento ai giovani», ha spiegato il colonnello Lorenzo D'Aloia, comandante provinciale dei carabinieri di Latina, sottolineando che da quando, lo scorso 9 marzo, si è tenuto il primo convegno Donne, una rete per uscire dalla violenza le segnalazioni sono aumentate e che molte richieste di aiuto arrivano dai ragazzi. «Dalla violenza si può uscire affidandosi alla rete», ha evidenziato il colonnello, accennando a un approccio diverso che sta dando i suoi frutti, basato sulla reciprocità tra l'Arma e i partner della rete, nello specifico il Soroptimist International Club di Latina e il Centro Donna Lilith, che con il Comando ha organizzato gli eventi in programma per il 24 e 25 novembre, con il contributo dei licei Manzoni e Majorana, il patrocinio del Comune di Latina e della Regione. «L'Arma dei carabinieri ha affermato il colonnello D'Aloia nel corso degli anni ha sviluppato una crescente sensibilità: oggi abbiamo in tutte le stazioni due militari che svolgono funzioni di polizia giudiziaria formati per riconoscere situazioni critiche e avere il giusto approccio. Qui al comando provinciale abbiamo il tenente Monica Loforese, che è punto di riferimento anche per il personale delle stazioni».
I DATI
«Sul distretto di Latina abbiamo in trattamento 131 donne, a fronte di 220 persone che si sono rivolte alla nostra struttura, sul distretto di Aprilia altre 90 - ha affermato Francesca Innocenti, presidente del centro Donna Lilith Nella casa rifugio Emily, nel capoluogo, i soli 7 posti letto sono occupati 365 giorni all'anno. Per fortuna abbiamo due case di prosecuzione, allo Scalo, con le quali operare un minimo di turnover: chi si trova in una condizione di semi-autonomia, e non è più in fase di assoluta emergenza ma necessita ancora di protezione, può transitare in queste strutture». La presidente nel corso del suo intervento ha riferito che in una sola settimana sono arrivate numerose segnalazioni da parte di ragazzi tra i 18 e i 22 anni e che nell'ultimo anno l'età media di chi si rivolge al centro antiviolenza è scesa a 30 anni: «La violenza è una questione culturale, per questo dobbiamo intervenire nelle scuole», ha concluso. «La Regione ha aggiunto l'assessore Enrica Onorati con delega alle Pari opportunità negli ultimi 9 anni ha quadruplicato i centri antiviolenza: siamo passati da 8 a 35. In provincia abbiamo situazioni aperte a Priverno, Sezze e Gaeta, 15 le case rifugio nel Lazio; abbiamo la candidatura di Cisterna e ne dobbiamo favorire almeno un'altra nel Sud Pontino».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA