Ventotene, da confino fascista a isola d'Europa: il nuovo libro di Piergiacomo Sottoriva

Ventotene, da confino fascista a isola d'Europa: il nuovo libro di Piergiacomo Sottoriva
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Mercoledì 27 Novembre 2019, 16:45
“Ventotene. Da confino fascista a Isola d’Europa” è l'ultimo libro di Piergiacomo Sottoriva, scrittore, storico, giornalista, per decenni nella redazione di Latina del Messaggero. Il libro verrà presentato domani mattina a Formia alle 17 nell’ula magna del liceo classico Vitruvio Pollione di Formia.  L'evento è organizzato dalla “Associazione degli ex Alunni del Liceo Classico Vitruvio Pollione” di Formia, guidata dal nuovo presidente dottor Annibale Mansillo, e realizzate in collaborazione con il dirigente Mario Fiorillo e con il corpo docenti. Non è un caso visto che Sottorva è un ex alunno del liceo formiano. All'incontro - che sarà moderato dalla giornalista Simona Gionta - interverrà Gabriele Panizzi, vicepresidente dell’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”.  

Il libro - che è edito dalla casa editrice “Ultima spiaggia” - offrirà lo spunto per parlare di passato e di presente, perché oltre ad attingere alla storia contemporanea ed alle vicissitudini delle isole di Ventotene e di Santo Stefano, con un riferimento preciso e sostanziale al confino fascista ed al “Manifesto di Ventotene”, documento cardine del federalismo europeo, ma affronterà anche tematiche tornate prepotentemente di attualità come il significato ed il ruolo di una federazione di Stati Europei, chiamati quotidianamente al confronto interno, come nel caso della Brexit, e costretti a rapportarsi, fra dazi e trattati di libero scambio, con le potenze economiche mondiali.

«Questo cammino a due voci non tralascerà l’origine borbonica dell’ergastolo di Santo Stefano e la funzione di prigione di stato che, insieme alla vicina Ventotene, hanno svolto nei confronti dei patrioti risorgimentali, dei confinati antifascisti, degli esponenti dei popoli ribelli e dei popoli vinti, dei regicidi come Gaetano Bresci e dei responsabili dei delitti più efferati, sino alla chiusura del penitenziario nel 1965 che affida alla storia ed alla memoria questo monumento simbolo della lotta per la democrazia e per la libertà» spiegano gli organizzatori.

“Alla fine del Settecento - spiega Pier Giacomo Sottoriva, già direttore dell’Ente provinciale per il turismo di Latina, amante e profondo conoscitore della storia della nostra provincia - i Borboni di Napoli fecero costruire sull’isolotto di Santo Stefano un edificio da destinare ad ergastolo di Stato. Vi hanno trovato ospitalità forzosa prigionieri del primo Risorgimento italiano, come i fratelli Settembrini, il regicida Gaetano Bresci, che vi morì di una strana e mai spiegata morte; e delinquenti di ogni risma, poi i più strenui antifascisti, che venivano qui a valutare la differenza che passava tra un “soggiorno” da confinato ed uno da prigioniero in fortezza; e tanti poveri diavoli, soprattutto contadini analfabeti, colpiti, nel secondo immediato dopoguerra, dall’unica, definitiva e inesorabile sentenza inflitta dai tribunali speciali, che dannava all’ergastolo anche un rapinatore di biciclette».

Con questo incontro parte  la nuova stagione di iniziative dell’Associazione degli ex alunni, affidata da pochi mesi al dottor Annibale Mansillo, amministratore di un fortunato gruppo facebook che annovera circa 1.500 ex liceali e che tiene viva la memoria di questa istituzione che rappresenta, nei suoi 90 anni appena compiuti, un luogo simbolo per la cultura dell’intero territorio sud pontino. “L’Associazione degli ex alunni - spiega Mansillo - è custode della memoria del suo liceo, ricca di avvenimenti e di personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese in vari ambiti, ed intende proporre iniziative di carattere sociale, culturale e ricreativo che servano a promuovere e a confermare la grande tradizione formativa del nostro Istituto. Non un’operazione nostalgia, dunque, ma una sinergia tra chi considera un punto d’orgoglio l’aver frequentato il Liceo e quanti lo stanno frequentando ora, per trarre dall’entusiasmo degli uni e dall’esperienza degli altri la spinta necessaria per l’affermazione della personalità e per un significativo contributo per una società migliore”.
 
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