Curiosità, voglia di scoprire luoghi abbandonati e vivere un'esperienza misteriosa. Ma a volte anche molto pericolosa. Sono sempre di più i giovani che utilizzano le app dedicate alla scoperta dei luoghi abbandonati. Una pratica che ha radici lontane e motivazioni ben diverse da ciò che spinge oggi tanti ragazzi, con una buona dose di ingenuità, ad addentrarsi in ambienti decisamente poco sicuri. Il pericolo principale è incontrare qualcuno che non vuole essere disturbato: tossicodipendenti, persone che fuggono per motivi diversi o clochard. Ma c'è anche un rischio di tipo strutturale, ovvero trovarsi in un ambiente con muri, coperture e pavimenti a rischio di cedimento.
Il territorio di Latina offre tanti ruderi che si prestano ad avventurose spedizioni, soprattutto nell'ambito industriale visto che ci sono tante fabbriche abbandonate, la più celebre è senz'altro la ex "Mira Lanza" dove negli anni Settanta si producevano i famosi detersivi che avevano come testimonial "Calimero".
Ma i ragazzi di oggi, che usano soprattutto le app come Randonautica e Abandoned World, sembrano più attratti da luoghi meno noti, più di nicchia, soprattutto ville e casali, specialmente se circondati da qualche leggenda di fantasmi.
L'ESPLORAZIONE
Altra cosa è il movimento "Urbex" che indica l'attività di esplorazione urbana, una pratica diffusa in tutto il mondo. Il termine nasce da "urban exploration", la scoperta di luoghi abbandonati e spesso sconosciuti. In questo caso però ci sono delle regole non scritte che i veri appassionati rispettano con orgoglio e che possono essere riassunte nel loro motto: «Lasciate solo impronte, prendete solo emozioni».
Il principio degli appassionati di "Urbex" è quello di andare nei luoghi per scattare fotografie, senza alterare le strutture, senza prendere nulla e senza neppure toccare nulla. Spesso entrano in ville ancora arredate, abbandonate da decenni e si limitano a creare reportage che poi vengono condivisi nei gruppi dedicati.
Altra regola è non divulgare mai gli indirizzi dei luoghi abbandonati, questo per evitare che persone malintenzionate possano usare queste informazioni per raggiungere facilmente i siti per compiere furti o atti di vandalismo.
URBEX, UNA STORIA SECOLARE
Le origini del movimento risalgono al 1793 e vengono attribuite a Philibert Aspairt, un "esploratore" francese che morì nelle catacombe di Parigi dopo esservi entrato per motivi mai chiariti. Il suo cadavere fu ritrovato soltanto undici anni dopo e oggi la sua storia (dai dettagli che hanno più il sapore di una leggenda) è stata in qualche modo nobilitata a fondamento della pratica di esplorazione. "Urbex" è diventato un termine famoso solo negli ultimi anni grazie ai tanti programmi Tv dedicati al tema.
Ora le app sono sempre più diffuse, ma spesso nascondono rischi enormi e sottovalutati specialmente dai più giovani.
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