Lido di Latina, una costa da ricostruire: il piano

Lido di Latina, una costa da ricostruire: il piano
di Rita Cammarone
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Martedì 13 Dicembre 2022, 22:23

Si chiama Piano della costa il nuovo strumento di pianificazione e programmazione di cui il Comune di Latina intende dotarsi per lo sviluppo sostenibile dell'economia del mare. Previsto negli interventi del progettone Latina anche città di mare, volano di riqualificazione urbana, finanziato nel 2017 per 18 milioni di euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Piano della costa ha ora ricevuto l'ok dal commissario straordinario Carmine Valente sulla base di una relazione dell'ufficio comunale Tutela ambientale, valevole quale documento tecnico preliminare per la progettazione del nuovo strumento. Il commissario Valente, con deliberazione assunta con i poteri della giunta, la scorsa settimana ha sostanzialmente dato il via libera alla redazione del progetto per un importo di 120mila euro.


IL PIANO
Ma cos'è esattamente il Piano della costa? Serve a rivelare e analizzare potenzialità e criticità del territorio, ad integrazione di quanto già esistente o in fase di approvazione si pensi, ad esempio al Piano di utilizzazione degli arenili -, per raccordare e soddisfare le esigenze della comunità nel contesto del mutamento ambientale, climatico e socio-economico in corso. L'obiettivo è quello di dotare la città di uno strumento per lo sviluppo sostenibile dell'economia del mare e del marketing territoriale nell'accezione più ampia del concetto di costa, dove il litorale non è parte a sé stante ma capace di esaltare la vocazione di Latina, così come avviene nelle altre città di mare, Anzio, Nettuno, Terracina, Gaeta eccetera. E' tutto spiegato nella relazione, oggetto della deliberazione del commissario, firmata dall'architetto Marco Ragone, dell'ufficio Tutela ambientale. Così come il fatto che il Piano della costa, non normato dalla Regione Lazio, sarà la carta di Latina, decisa nell'ambito del progettone da 18 milioni di euro dalla precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Coletta, per promuovere la blue economy attraverso il miglioramento degli indici di qualità ambientale, delle reti di collegamento tra il litorale, il centro e la stazione ferroviaria, valutando lo sviluppo del porto canale di Rio Martino e il problemi legati all'erosione marina.

Il Piano della costa spiega l'architetto Ragone dovrà essere conforme alle specifiche normate nella convenzione che regola il finanziamento del progetto Latina anche città di mare sottoscritta tra l'amministrazione comunale e la presidenza del Consiglio.


I CONTENUTI
Scattata la foto della costa di Latina, 13 chilometri di litorale di cui 4 quasi incontaminati, ricompresi nel Parco nazionale del Circeo, altrettanti urbanizzati e antropizzati e i restanti in parte non urbanizzati e in parte interessati da aree militari, nella sua relazione Ragone individua le fasi attuative del Piano della costa. Si parte dalla mappatura dell'esistente in termini di verde pubblico, viabilità, raccolta rifiuti, infrastrutture, attività economiche e servizi, problematiche ambientali, ad esempio l'erosione. Segue la valutazione degli elementi di criticità e di proposte migliorative. La terza e ultima fase è quella legata strettamente alla pianificazione. I contenuti del Piano dovranno avere carattere di unicità, sostenibilità ambientale ed economica ed individuare soluzioni innovative capaci di generare valore aggiunto ed essere volano di riqualificazione. Il Piano della costa dovrà contenere, stando alla relazione approvata dal commissario, indicazioni utili ad attivare iter amministrativi per le acquisizioni di pareri ed autorizzazioni relativi alle soluzioni proposte e una valutazione economica di massa delle stesse. La parola ora passa ai progettisti, da individuare tra professionisti dotati di specifiche competenze, con firma di un direttore tecnico abilitato nel campo ambientale o urbanistico.
 

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