«Gli appassionati di Bruce Springsteen sono un po' come una grande famiglia e, durante la quarantena, è stato bello partecipare a duetti a distanza, questo è stato possibile grazie alla tecnologia ma soprattutto alla passione per la musica rock - spiega Montecalvo - il format è molto semplice, basta scegliere la canzone e registrare a distanza il video, una volta completato il tutto viene sincronizzato e montato per ottenere la canzone finale».
A Brescia Emanuele Filippini suonava la chitarra e cantava mentre a Latina Andrea Montecalvo suonava la traccia del basso, ma lo stesso format è stato riproposto anche in altre situazioni con altri musicisti. La canzone scelta è stata Land of Hope and Dreams, terra di sogni e speranze, scritta nel 1999 e nel 2013 dedicata a Nelson Mandela.
«Durante la pandemia abbiamo trascorso molte serate a suonare a distanza, era un modo per restare uniti e tra le varie performance è stata memorabile quella con Joe Rapolla dal New Jersey con il cantautore e professore della Monmouth University ma anche quella con Antonio Zirilli, altro musicista che ha conosciuto personalmente Springsteen visto che la mamma del Boss è di origine italiana e ha il suo stesso cognome, fino a Lorenzo Semprini, organizzatore del Glory Days di Rimini, dal 1999 è l'evento italiano dedicato a Bruce e ai suoi fans - conclude Montecalvo - con tutti abbiamo usato il computer, gli strumenti musicali e tanta fantasia, è stato un modo per superare quelle lunghe settimane di isolamento, la musica ci ha aiutato molto».
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