Si fingono vicine di casa e tentano di truffare una 85enne. La figlia mette in fuga due donne, tre casi a Latina

Le donne avevano già fatto visita alla signora, denuncia in Questura. Forniti i video

Si fingono vicine di casa e tentano di truffare una 85enne. La figlia mette in fuga due donne, tre casi a Latina
di Marco Cusumano
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Giovedì 30 Marzo 2023, 11:38

Due donne e un uomo in azione, a bordo di una Bmw, con l'obiettivo di derubare gli anziani soli in casa. Ma stavolta il piano è saltato grazie all'intervento della figlia di una 85enne che si trovava casualmente in casa della mamma, proprio in quel momento.

L'episodio, l'ultimo di una lunga serie, è avvenuto ieri mattina nella zona di via Tanaro. La figlia della signora ha presentato una denuncia in Questura. «Per capire cosa è accaduto - racconta Paola Serangeli - occorre raccontare il precedente episodio avvenuto qualche tempo fa. Mia mamma, che ha 85 anni, era sola in casa quando una donna ha suonato al citofono, dicendo che faceva le pulizie al piano superiore e che era caduto qualcosa in giardino sbattendo il tappeto. In realtà era interessata più alle camere, ha chiesto di entrare in casa e ha cominciato a fare tante domande a mia mamma, ad esempio dove lasciava l'oro quando andava via. Si guardava intorno con grande attenzione e teneva stretta una borsa sotto al braccio. Poi ha capito che c'era mia figlia in cameretta a studiare e, con una scusa, è andata via rapidamente».

L'anziana ha fornito una descrizione dettagliata della donna.

La visita, quantomeno sospetta, è stata segnalata alle forze dell'ordine. «In realtà - racconta la figlia dell'anziana - non c'è stato un tentativo di furto evidente, ma comunque abbiamo raccolto informazioni e segnalato l'episodio perché la visita era chiaramente orientata a una successiva azione. Sicuramente la donna stava effettuando un sopralluogo per capire se mia mamma potesse essere un facile obiettivo ».

E infatti ieri mattina la donna è tornata, stavolta fingendo di essere una vicina di casa. Ha suonato al campanello ma fortunatamente in quel momento era presente anche la figlia dell'anziana. «L'auto era diversa - racconta Paola - l'altra volta era una Lancia Y, ora una Bmw Serie 1. Ma le donne sembravano le stesse, una bionda e l'altra castana riccia, con loro c'era anche un uomo, esattamente come l'altra volta. Appena mi hanno visto uscire da casa sono fuggite rapidamente. Stavolta sono andata in Questura per presentare la denuncia, spero si riesca almeno a fare dei controlli sull'auto». Le immagini di una telecamera di sorveglianza sono state messe a disposizione da un'attività commerciale della zona, sia quelle di ieri che dell'episodio precedente. Anche il titolare del negozio, tra l'altro, ha notato la presenza delle due donne con atteggiamenti sospetti. Le targhe sono state fornite agli investigatori,

ALTRE DUE SEGNALAZIONI
I furti ma anche le truffe agli anziani sono purtroppo sempre più frequenti. Qualche giorno fa due coppie di anziani hanno subito un tentativo di truffa telefonica con la solita scusa del nipote in difficoltà che chiede soldi. Una tecnica ormai consolidata: il truffatore raccoglie informazioni sulla vittima e poi telefonata chiedendo denaro per conto del nipote, con scuse di vario tipo, dal pacco da consegnare, all'avvocato da pagare per un problema legale. In questo caso gli anziani, ricordando un precedente capitato ad amici, non sono caduti nel tranello dei truffatori senza scrupoli.

BOOM DI CASI
Il fenomeno dei furti e delle truffe agli anziani è in costante crescita, anche se le iniziative di sensibilizzazione stanno portando dei risultati. Poche settimane fa sono stati arrestati due truffatori provenienti dalla zona di Mondragone, bloccati dai carabinieri di Cori. La tattica è sempre quella del finto nipote: il truffatore senza scrupoli chiede soldi o preziosi per aiutare un nipote in difficoltà. Dopo aver ingannato un'anziana a Cori, i malviventi hanno tentato lo stesso copione con una donna di Latina che però non è caduta nel tranello, ha avvisato immediatamente i carabinieri che in pochi minuti li hanno bloccati. I numeri sono inquietanti, come sottolineato più volte dal Comandante provinciale Lorenzo D'Aloia. «Purtroppo constatiamo la recrudescenza di truffe agli anziani, un fenomeno odioso che abbiamo cercato di arginare con attività repressiva, ma anche preventiva». Oltre il 50% dei reati in provincia è legato a truffe e frodi nei confronti di anziani e fasce deboli.
 

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