In questo caso negli inganni di A.B., 41 anni di Ferentino, sono cadute tre persone di Cisterna e Aprilia che hanno sporto denuncia al Commissariato di polizia di Stato di Cisterna, guidata dal vicequestore Riccardo De Sanctis. Online il truffatore era solito pubblicare alcune inserzioni su siti di vendita di telefoni cellulari di ultima generazione offrendo l'acquisto a prezzi estremamente allettanti, di regola tra i 100 ed i 200 euro. Nelle trattative A. B. indicava ai contraenti una Postepay su cui inviare il denaro per l'acquisto, a cui però non seguiva mai l'arrivo della merce. Infatti, dopo l'incasso del denaro inviato dalle vittime delle varie truffe, prima si giustificava nei modi più disparati del mancato arrivo della merce, poi faceva pervenire pacchi vuoti, foto di tracciamenti dell'invio dei pacchi in realtà inesistenti o anche fotocopie di avvenuti rimborsi, chiaramente false. Il truffatore diffidava persino gli acquirenti nell'intentare eventuali azioni legali nei suoi confronti, millantando di essere assistito dai migliori avvocati del foro di Frosinone.
Nel corso delle attività investigative gli agenti del Commissariato di via Roma sono risaliti alla scheda telefonica utilizzata per le trattative, attivata nel negozio di un centro commerciale del capoluogo ciociaro, e alla carta ricaricabile su cui venivano accreditate le somme per gli acquisti, attivata presso un ufficio postale di Ferentino. Nel novembre scorso l'ennesima truffa seriale online è stata scoperta dal Commissariato di Cisterna grazie ad una class action delle vittime cadute negli inganni di due uomini, uno di Anzio l'altro di Aprilia, che avevano messo in piedi un'organizzazione a regola d'arte. Una costruzione artificiosa che ha tratto in inganno decine di vittime che dopo le prime esitazioni hanno coraggiosamente denunciato.
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